La tenuta difensiva e le condizioni di Modric preoccupano il Real Madrid in vista del City

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La tenuta difensiva e le condizioni di Modric preoccupano il Real Madrid in vista del City

Carlo Ancelotti
Carlo AncelottiAFP
Queste le principali preoccupazioni di Ancelotti, che sabato ha ritrovato il croato anche se per soli dieci minuti. Ma c'è anche un Rodrygo on fire.

Non è di certo la vigilia più tranquilla di sempre quella che sta vivendo il Real Madrid in attesa di martedì prossimo, quando al 'Bernabeu' andrà in scena l'andata delle semifinali di Champions League contro il Manchester City.

Innanzitutto perché i Blancos sabato sera hanno giocato la finale di Copa del Rey che vedeva i madrileni opposti all'Osasuna sul neutro di Siviglia: al contrario di come possa sembrare vista la caratura dell'avversaria è stato un test molto impegnativo soprattutto mentalmente, non soltanto per la posta in palio ma per le condizioni attuali delle merengues: reduci da un periodo intenso e non particolarmente positivo, e ugualmente 'obbligati' a vincere vista la differenza tra i due club. 

Coach Carlo Ancelotti aveva detto di tenerci molto, visto che potrebbe essere stata la sua ultima finale sulla panchina del Real: il tecnico emiliano che in carriera di momenti intasati ne ha vissuti parecchi è però consapevole della situazione delicata in cui versa la sua squadra, che in settimana ha pure perso il secondo posto in campionato venendo scavalcata dall'Atletico Madrid.

In realtà il piazzamento in Liga non è una vera priorità al momento, ma sicuramente lo è la concentrazione dei propri giocatori e lo stato di forma. Se c'è qualcosa che può preoccupare Ancelotti e i fan madrileni è la tenuta difensiva: nelle ultime tre uscite di campionato il Madrid ha subito 2 gol dalla Real Sociedad, 2 dall'Almeria e ben quattro dal Girona, a distanza di poche settimane dai 3 subiti in casa dal Villarreal.

E anche nel 2-1 contro l'Osasuna i Blancos non sono riusciti a registrare il clean sheet.

In ottica City non vanno solamente considerati i match già giocati: nel dettaglio Ancelotti bisognerà fare i conti con l'assenza per squalifica di Eder Militao, con le condizioni non ottimali di David Alaba (che però è rientrato contro l'Osasuna dopo quattro gare out) e con il rendimento di Eduardo Camavinga come terzino sinistro nella difesa a quattro, che non sempre ha convinto.

A ciò si aggiungono le legittime preoccupazioni per la salute di Luka Modric (37), che ha saltato per infortunio le ultime due uscite in Liga ed è tutt'ora in dubbio per la sfida di Champions League. Il croato è riapparso all'81esimo del match di Copa del Rey, e Ancelotti in conferenza stampa ha dichiarato martedì che ci sarà regolarmente. Se non dovesse farcela dal primo minuto, il tecnico emiliano sarebbe quasi costretto a schierare Aurelien Tchouameni vista l'indisponibilità dell'ultim'ora di Dani Ceballos.

I Blancos si aggapperanno ancora una volta a Karim Benzema, che dovrebbe esserci regolarmente dopo aver riposato contro la Real Sociedad, mentre non è da escludere che tra i protagonisti possa esserci Rodrygo (22), non solo match winner nella finale di sabato con una doppietta ma particolarmente caldo nella gara di ritorno contro il Chelsea, così come accadde nelle fasi finali della scorsa edizione di Champions League quando trascinò la squadra spagnola in finale.

Real Madrid e Manchester City si affrontarono sempre in semifinale anche un anno fa: all'andata finì 4-3 per gli inglesi, al ritorno i Blancos dopo essere andati più volte vicini al k.o. rimontarono proprio grazie a Rodrygo, che portò il match sul 2-1 e quindi ai supplementari, decisi da Benzema.