Italia-Portorico 73-57, gli azzurri tornano ai quarti di finale di un Mondiale

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più
Italia-Portorico 73-57, gli azzurri tornano ai quarti di finale di un Mondiale
Aggiornato
Simone Fontecchio in azione contro Portorico
Simone Fontecchio in azione contro PortoricoAFP
Erano quasi 25 anni che gli azzurri non raggiungevano il traguardo.

L'Italbasket ha conquistato l'accesso ai quarti di finale ai Mondiali in corso nelle Filippine battendo Portorico 73-57. Un quarto di finale iridato mancava all'Italia dal Mondiale 1998, edizione in cui scese in campo anche l'attuale coach azzurro Gianmarco Pozzecco.

Datome e uno straordinario Ricci nel quarto periodo hanno dato lo lo slancio decisivo per l'allungo definitivo e vincente. "Pippo Ricci" chiude con 15 punti, 15 punti anche per un devastante Stefano Tonut, che con dieci punti consecutivi nel primo quarto traccia il solco mandando l'Italia a +11 (15-4).

Stefano Tonut a canestro, 15 punti per lui oggi
Stefano Tonut a canestro, 15 punti per lui oggiAFP

Doppia doppia di Simone Fontecchio (12 punti ed altrettanti rimbalzi), grande anche la prova di Nicolò Melli che guadagna 12 rimbalzi. Va in doppia cifra anche capitan Datome con 11 punti, mentre Tremont Waters chiude con 13 punti e 9 assist.

Nel prossimo turno la nazionale affronterà Stati Uniti o Lituania: se nella prossima sfidala Serbia batterà la Repubblica Dominicana l'Italia passerà come prima del girone. Gli azzurri vogliono continuare a fare la storia: non raggiungiamo una semifinale del Mondiale da 45 anni. Si giocava a Manila e chiudemmo al quarto posto.

Pozzecco in lacrime: "Non ci credeva nessuno"

"Dedichiamo questa partita a Matteo Spagnolo per la perdita del nonno, è un ragazzo meraviglioso". Prima la gioia poi le lacrime d'emozione ai microfoni di Rai e Sky per il coach dell'Italbasket Gianmarco Pozzecco ora ai quarti di finale ai Mondiali nelle Filippine con la Nazionale azzurra grazie alla vittoria con Portorico. "Non ci credeva nessuno - ammette Pozzecco - neanche i miei pensavano che saremmo arrivati fin qui. Giustifico tutti quelli che non ci hanno creduto perché non conoscono questi ragazzi, sono stati meravigliosi. Solo il padre di Gigi (Datome, ndr) ci credeva.

Siamo tra le prime otto al mondo, ci siamo imbucati alla festa. Abbiamo alzato l'asticella e abbiamo rischiato. Credo che sia una delle pagine più belle della nostra pallacanestro. Ai Mondiali non siamo mai andati così, possiamo competere con chiunque. Una dedica? Ho una figlia di sei mesi che non vedo da due mesi - conclude piangendo il coach azzurro parlando con Sky - mia moglie, la mia famiglia''

Poi l'abbraccio di fronte ai microfoni della Rai con il presidente della federbasket Gianni Petrucci: "Erano troppi anni - afferma un emozionatissimo Petrucci - che non arrivavamo fin qui, dobbiamo sognare, la squadra c'è, i giocatori e lo staff sono straordinari".