Con i campi in terra battuta Casper Ruud ritrova se stesso e il suo gioco. Il norvegese torna a ottimi livelli su una superficie che lo esalta e supera in tre set il francese Humbert, che aveva eliminato agli ottavi Sonego, ripescato in tabellone dopo il forfait di Alcaraz: 6-3 4-6 6-1 il punteggio finale.
Già nelle prime battute dell'incontro Ruud dimostra di aver ritrovato in parte la sua solidità, e al cospetto di un avversario piuttosto in forma in questo periodo porta a casa il primo set grazie a due break chirurgici nel quinto e nel nono gioco: 6-3.
Il francese però non ci sta, dopo aver subito un break nel secondo gioco del secondo set alza il livello e dà battaglia: prima pareggia i conti nel gioco successivo, poi nel quinto si porta 0-40 e va a segno sul primo break point, chiudendo infine il set alla seconda occasione utile per 6-4.
Nel terzo e decisivo parziale, Ruud riesce a prendere il sopravvento spezzando la resistenza di Humbert nel terzo gioco: prima si porta 15-40, poi strappa il break alla prima palla utile.
Il francese cerca di recuperare lo svantaggio procurandosi la palla del contro-break nel gioco successivo, ma Ruud con un bellissimo smash da fondo sventa il primo pericolo. Humbert se ne procura un'altra ma manda lunga la risposta e il norvegese puoi chiudere con qualche affanno il gioco mantenendo il vantaggio: 4-1.
L'occasione fallita pesa psicologicamente e il francese nel gioco successivo perde il servizio a zero regalando a Ruud l'opportunità di servire per il match. Con orgoglio prova poi a rientrare in partita portandosi 15-40, ma il norvegese annulla i due break-point, poi ne annulla un terzo e infine chiude grazie a una prima e a un dritto. Ora per lui in semifinale c'è il numero 1 del mondo.
