Sebbene il Masters 1000 di Indian Wells promettesse di essere una battaglia spietata, la finale è stata la stessa dell'anno scorso ed è finita allo stesso modo. Carlos Alcaraz aveva dominato Daniil Medvedev con relativa facilità allora e l'ha dominato di nuovo quest'anno, anche se il russo aveva promesso di dare battaglia.
In condizioni favorevoli di vento, Medvedev ha iniziato il match al servizio e ha conquistato il primo break, approfittando del fatto che lo spagnolo era ancora freddo. Alcaraz però è rientrato in partita già nel game successivo, concedendosi tre palle per pareggiare i conti, ma Medvedev ha retto. In vantaggio per 3-0, il russo ha visto il suo rivale salire, scaldare il pubblico e infine fare il break per rimontare 3-3 sfruttando alcuni suoi errori.
Inevitabilmente, a quel punto, il livello di gioco è salito . I due avversari si sono procurati diverse palle break, ma più il tempo passava più l'impressione era che Carlos Alcaraz stesse dando la sua impronta alla partita. Un po' come successo contro Sinner, stava lentamente prendendo il pallino della partita in mano. E Alla fine è riuscito a portare a casa il tie-break, non senza qualche difficoltà e chiudendo grazie a due piccoli errori di Medevedev con un mini-break decisivo sul 6-5.
E poi è successo quello che si poteva immaginare. Sotto di un set, il russo è sembrato nervoso e il suo servizio non impeccabile, così la punizione è stata immediata: break confermato e 3-0 per Alcaraz.
Più passsava il tempo, più la situazione peggiorava per Medvedev, che non riusciva a essere più minaccioso sul servizio dello spagnolo. Il russo ha provato a cambiare tattica, ha cercato di essere più aggressivo, ma il piano gli si è ritorto contro e ha finito per concedere un fatale doppio break. Carlos Alcaraz ha avuto così due occasioni per chiudere l'incontro sul suo servizio, ma ne è bastata una per vincere 7-6(5), 6-1.
Lo spagnolo conserva così il titolo di Indian Wells e la sua posizione di numero 2 del mondo lanciando un chiaro messaggio: sono ancora qui.