Spalletti ai tifosi: "Contate più voi delle mie parole" e Gollini è già innamorato di Napoli

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Spalletti ai tifosi: "Contate più voi delle mie parole" e Gollini è già innamorato di Napoli

Tifosi del Napoli
Tifosi del NapoliAFP
Il tecnico è intervenuto a Radio KissKiss nel corso di un intervista a Gollini, che ha parlato del suo arrivo a Napoli e della lotta Scudetto.

"Posso tentare di fare un appello ai nostri tifosi. Gli voglio dire che adesso è più importante il loro sostegno di quello che posso dire io in campo. Che ci stiano vicini, soprattutto in questo momento qui". Lo ha detto il tecnico del Napoli Luciano Spalletti intervenendo a sorpresa nel corso dell'intervista di Radio Kiss Kiss al portiere Gollini a Castel Volturno.

Spalletti ha sottolineato che il gruppo azzurro "fa tutto per la città, la maglia, la squadra e la storia di Napoli. Tutto per lei, non per lui: niente per singoli elementi, tutto per la città. Tutto per lei e forza Napoli deve diventare un mantra, uno slogan. Poi quello che ho da dire lo dirò in conferenza stampa".

Al di là dell'intervento del tecnico, Pierluigi Gollini (27) ha parlato della sua esperienza al Napoli, sottolineando l'emozione di vestire la maglia azzurra: "C'era stato un avvicinamento in estate, ma il Napoli stava facendo le sue valutazioni e la mia trattativa a Firenze era abbastanza avviata. La Fiorentina era pronta per il mio passaggio, il Napoli aveva altre priorità. Ora sono felice di essere in questa piazza che mi è sempre piaciuta, che ho guardato sempre con ammirazione per ciò che trasmette, per ciò che riserva ai calciatori, e ovviamente per il Napoli squadra".

L'estremo difensore ha anche commentato la scelta del club sui portieri della nazionale da Meret a lui: "Posso esserne solo felice - ha detto Gollini - e dire che il Napoli ha fatto le scelte giuste. La scuola portieri italiana dal punto di vista tecnico è la migliore. Il modo di allenare della vecchia scuola italiana è rimasto un po' troppo fermo su dei punti perché il calcio è divenuto più europeo, il portiere deve giocare coi piedi, essere più dinamico. E quindi possiamo anche prendere da altri e modernizzare la scuola. Ma dal punto di vista tecnico la scuola italiana è ancora la migliore al mondo. La tecnica ti aiuta a non fare errori e ti porta ad essere completo".

Pierluigi Gollini
Pierluigi Gollini Profimedia

Gollini è poi entrato nel dettaglio riguardo alla lotta per il titolo e cosa servirà al Napoli per vincere: "La chiave del discorso di come finisce il campionato è pensare partita per partita. È questa la forza di questo gruppo. Se riusciamo a fare ciò che questa squadra ha dimostrato nel tempo il futuro davanti è bello". "il Milan l'anno scorso ha vinto lo Scudetto e quest'anno sta vivendo un momento difficile - ha continuato-: questo per dire che nel calcio delle cose sembrano facili ma non lo sono, quindi è giusto quello che dice Spalletti per rimanere coi piedi per terra".

Il portiere ha parlato dell'accoglienza a Napoli ma anche del sogno della città: "Parlano tutti della potenziale futura festa scudetto. Dicono 'immagini se succede qui, cosa succede?'. Io sono italiano, conosco la cultura napoletana. Poi è normale che finché non lo vivi non puoi saperlo appieno. La squadra deve però restare attenta anche nei prossimi match contro Spezia, Cremonese, Sassuolo ed Empoli, a partire da quella di domenica in Liguria".

Infine, capitolo Champions League, che per il Napoli tornerà negli ottavi contro l'Eintracht Francoforte: "La Champions è una competizione molto difficile, estremamente competitiva. Noi abbiamo la possibilità di scendere in campo con spensieratezza, senza aver paura di nessuno e giocandoci al meglio le nostre carte. Con il talento e il modo di giocare che abbiamo ce la giochiamo con chiunque. All'Atalanta andavamo sempre in campo col pensiero di potercela giocare sempre ed è giusto farlo anche qui al Napoli. Siamo realisti, andiamo step by step: è la cosa migliore per non togliere energie. Tutte le gare di campionato devono essere delle finali e quando si va in campo in Champions bisogna andare spensierati in campo perché ce la giochiamo con chiunque".