È sempre più in forse, per non dire improbabile, il ritorno di Andrea Masiello (36) sul campo di Bari, a undici anni di distanza dal clamoroso autogol nel derby con il Lecce e lo scandalo delle partite truccate, che portò alla squalifica a due anni e cinque mesi del difensore ex Bari.

Masiello, dopo quel fermo della giustizia sportiva, è tornato a giocare in Serie A e ora in Serie B, ma in tutti questi anni non è mai più sceso in campo nel capoluogo pugliese. In vista della partita del Südtirol (club per cui milita il difensore) sabato a Bari, sui social fioccano insulti, ironie e anche minacce.

La sua attuale squadra si è chiusa in un impenetrabile no comment, rinviando ogni decisione alla conferenza stampa di venerdì, alla vigilia della partita. I biancorossi stanno comunque valutando l'ipotesi di lasciare il 36enne a casa per motivi di "opportunità", evitandogli così la trasferta pugliese.

Nel frattempo è spuntato anche l'audio di una telefonata di un presunto tifoso del Bari alla sede del club di Bolzano, pubblicato dal portale news altoatesino Salto.bz. Nella registrazione, si sente il tifoso del Bari chiedere dell'eventuale presenza di Masiello nel match di sabato: "Visto che noi a Bari, e io in modo particolare, siamo molto affezionati a Masiello volevamo preparagli un'affettuosa accoglienza con striscioni al San Nicola e con dei cori". 

Il possibile ritorno in campo a Bari dell'ex Masiello ha catalizzato parte dell'attenzione e le proteste della piazza sportiva pugliese, più appassionata però alla favola del bomber Walid Cheddira, convocato dal Marocco per i mondiali, o al campionato che vedrà proprio sabato al San Nicola la sfida tra due sorprendenti neopromosse.

Masiello è nella memoria dei tifosi baresi tra i protagonisti di una delle peggiori pagine del calcioscommesse in Italia (il giocatore fu poi condannato e squalificato dalla giustizia sportiva). Sui social il clima non è dei migliori: dopo alcuni articoli della stampa locale sul possibile ritorno del giocatore a Bari, c'è stata una sostanziale levata di scudi. Dura la protesta, tra gli altri, della pagina Facebook Sanguebiancorosso: "Chi non doveva più mettere piede su una zolla di prato inglese, tornerà su quel prato dopo averne calcati diversi in questi anni".