Le due facce del derby d'Italia sono ovviamente Simone Inzaghi (46) e Massimiliano Allegri (55). Il primo è lo sconfitto che non riesce a nascondere la delusione per la quinta debacle in campionato. Il secondo gongola per i tre punti ottenuti contro una diretta rivale.
L'Inter, che cercava un allungo che potesse riportarla in zona Champions, non è riuscita a concretizzare una certa superiorità nel primo tempo, venendo punita nella ripresa. Il tecnico nerazzurro ha avuto parole di rammarico al fischio finale: "Questa sconfitta ci rallenta e ci fa male: probabilmente per quanto visto in campo non è meritata, la Juve ha fatto tre tiri e due gol mentre noi abbiamo concluso otto o nove volte".
Dal canto suo l'allenatore della Juventus ha voluto prima esaltare il rendimento di Adrien Rabiot (27), uno dei suoi fedelissimi e autore del gol dell'1-0: "A Rabiot ho detto che alla Juve era stimato, che lo considero un grandissimo giocatore con margini di miglioramento importanti. Ha l'età della maturità e ha fatto una partita straordinaria". Il tecnico livornese ha poi analizzato quanto accaduto dal punto di vista del risultato: "Abbiamo avuto un pizzico di fortuna, ma quando hai un atteggiamento propositivo e ti metti a disposizione dell'altro riesci a portare a casa il risultato".
Con questo trionfo i bianconeri rialzano la testa e si portano attualmente al quinto posto in classifica, a due sole lunghezze dall'Atalanta. A riprova di una ripresa lenta ma graduale in un campionato dove i giochi sono ancora lunghi. Allegri ha inoltre reputato fondamentale "vincere uno scontro diretto".
Per il toscano, tuttavia, questo trionfo è un punto di partenza: "Abbiamo battuto una grandissima squadra, ma da domani riazzeriamo tutto e pensiamo a Verona, sempre una gara difficile, e Lazio. Poi tireremo una riga".