Non saranno i tempi di Allen Iverson, ma a Philadelphia stanno vivendo un'epoca di basket smaliziato e divertente. Tutto merito di James Harden, che ha trascinato i 76ers a una splendida vittoria in casa dei Milwaukee Bucks, una delle compagini più solide di tutta la NBA. La guardia mancina di 33 anni è stato protagonista assoluto di una delle partita più elettrizzanti della regular season, finita con un 130-133 che rende l'idea dell'equilibrio in campo.
Con 38 punti, nove rimbalzi e 10 assist, Harden ha sfiorato una tripla doppia storica, ma poco importa. Il suo impatto sulla gara è stato completo, districandosi tra mansioni da realizzatore, assistman e anche cacciatore di rimbalzi, l'unica categoria nella quale ha fatto meglio solo il rivale Giannis Antetokounmpo, che ne ha raccolti 13. Il pivot greco, che ha realizzato 34 punti, ce l'ha messa tutta ma non ha potuto far fronte al gioco a due tra lo stesso Harden e Joel Embid, terzo miglior marcatore della partita con 31 segnature. Decisivo il quarto periodo della gara, quando gli ospiti hanno realizzato un parziale spaziale di 48 a 31, presentando così la loro candidatura al ruolo di guastafeste nei playoff.
Colpaccio dei Minnesota Timberwolves, capaci di imporsi in casa dei Sacramento Kings. Guidati dalla loro guardia Anthony Edwards, autore di 27 punti, i Wolves hanno sorpreso i terzi in classifici della Western Conference, e continuano a mostrarsi decisi a mantenersi in piena zona playoff a Ovest.