Pedri ha solo 20 anni, ma è già leader assoluto di un Barcellona a sua volta sempre più al comando in Liga. Il centrocampista canario, il cui acuto è stato sufficiente a dare ai blaugrana la vittoria sul Getafe, ha deciso da veterano l'incontro del Camp Nou. Da veterano ma anche e soprattutto da giocatore box to box, abile a inserirsi come pochi nell'area di rigore avversaria.
Quando, al 35' del primo tempo, è stato imbeccato da Raphinha, il più era stato praticamente fatto. Movimento ad anticipare tutti, come un attaccante consumato, e poi un 'semplice' tocco di prima a battere il portiere avversario. Se Pep Guardiola ha coniato il motto secondo il quale "in area non si sta ma ci si arriva", Pedri è uno dei migliori esecutori da questo punto di vista.
Il fatto che oggi Xavi Hernandez abbia schierato Ansu Fati da falso nueve ha facilitato ulteriormente il suo compito, ossia quello di inserirsi associandosi da dietro. A fari spenti o accesi, poco importa. E il suo gol che vale tre punti su un Getafe roccioso e sempre intenzionato a far bene in Catalogna è un segnale diretto al Real Madrid, che a breve dovrà sopravvivere alla mai facile trasferta di San Mamés, casa di un Athletic Bilbao a sua volta sempre molto motivato quando a visitarlo è la squadra simbolo dell'odiato governo centrale.
Per il momento, a Barcellona festeggiano un trionfo che li mette a +6 dagli odiati rivali, adesso con l'obbligo di rispondere con un'altra vittoria su un campo difficile se non vogliono perdere altro margine nella lotta al titolo.