Le minacce di Enriquez Negreira a Bartomeu: "Racconterò tutte le irregolarità"

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Le minacce di Enriquez Negreira a Bartomeu: "Racconterò tutte le irregolarità"

I documenti pubblicati da El Mundo
I documenti pubblicati da El MundoEl Mundo
L'ex numero due dei fischietti spagnoli non prese bene l'interruzione del suo contratto di collaborazione con il Barça nel 2018. Ed è per questa ragione che, secondo quanto rivelato dal quotidiano El Mundo, avrebbe provato a ricattare l'ex presidente blaugrana che, cinque anni fa, decise di affidare a un'equipe interna lo studio degli arbitri

Una volta aperto il vaso di Pandora, il Barça continua a ritrovarsi, giorno dopo giorno, sulle prime pagine dei giornali. Lo scandalo arbitrale che ha travolto il club blaugrana potrebbe, però, prendere una brutta piega dopo le ultime rivelazioni de El Mundo.

E già, perché il quotidiano spagnolo ha pubblicato il burofax attraverso il quale José María Enriquez Negreira provò a ricattare, nel 2018, l'allora presidente blaugrana Josep Maria Bartomeu. Il numero due degli arbitri spagnoli non aveva preso bene, infatti, la decisione del club catalano di prescindere dai suoi servizi.

Bartomeu, infatti, decise cinque anni fa di affidare a un'equipe interna lo studio degli arbitri che, sin dal 2001 era stato appaltato dall'allora presidente Joan Gaspart a Enriquez Negreira che, in quel momento, era già il vicepresidente del Comité técnico degli arbitri spagnoli (Cta).

"Non credo che un altro scandalo favorisca il club", la minaccia tutt'altro che velata dell'ex arbitro che, nello stesso documento, assicurava che, qualora Bartomeu non fosse tornato sui propri passi, avrebbe rivelato "senza indugi tutte le irregolarità del club che aveva conosciuto e vissuto di prima mano".

La lunga relazione di lavoro avuta con il Barcellona non aiuta a capire a cosa possa riferirsi in particolare Enriquez Negreira che è stato collaboratore della società catalana per ben 17 anni. Quello che sì possiamo dire con certezza è che le minacce non intimorirono Bartomeu che non cambiò idea e mise la parola fine a un contratto che, sempre secondo El Mundo, fruttò oltre sei milioni e mezzo di euro all'ex arbitro e che il Barça non avrebbe mai dovuto firmare.