Il calo improvviso dell'Atalanta, la guastafeste che ha perso il vizio di dar fastidio

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Il calo improvviso dell'Atalanta, la guastafeste che ha perso il vizio di dar fastidio

Lookman in barriera a Milano
Lookman in barriera a MilanoAFP
Difesa fragile e attacco sterile i sintomi del malessere della squadra di Gasperini, che nonostante la mancanza delle coppe non sta mantenendo il ritmo delle candidate a qualificarsi in Champions

Tre punti su 12 disponibili. Questo il bilancio delle ultime quattro partite di campionato di un'Atalanta che dopo il tonfo di San Siro contro il Milan si ritrova sesta in classifica e si sente debole come non mai. Se la sconfitta in casa di una squadra rossonera rinata e qualitativamente superiore ci poteva anche stare, il vero campanello d'allarme è stato attivato dopo la debacle casalinga contro il Lecce

In dodici giornate i bergamaschi sono finiti dal secondo al sesto posto, un declassamento non da poco che certifica la perdita di slancio e di velocità, le loro doti principali. Abituata a giocare ad alti ritmi, la squadra di Gian Piero Gasperini è stata fagocitata dalle esigenze di mantenersi ai piani alti della classifica. E dopo il rocambolesco pari per 3-3 in casa della Juventus, le sfide con le milanesi le sono risultate fatali. La prima, in coppa contro l'Inter, è arrivata con una differenza minima. La seconda, ieri in campionato, ha provato che in questo momento il morale è sotto i tacchi. Eppure, c'è una statistica che spaventa più di ogni altra i tifosi bergamaschi: durante il primo tempo contro il Milan l'Atalanta non ha effettuato neanche un tiro in porta, qualcosa di mai accaduto secondo Opta, che da 19 anni raccoglie dati ufficiali.

Al di là di questo funereo dato statistico, l'impressione è che la velocità di crociera degli orobici sia scesa in modo netto. Le accelerazioni offensive dei vari Lookman e Hojlund, due profili interessantissimi immessi nel nostro calcio dalla solita viste lunga dei dirigenti nerazzurri, non sono più sufficienti, visto che è in difesa che si evidenziano i problemi principali. La partita di questo weekend con l'Udinese, ex squadra di Musso, sarà dunque un test molto importante per valutare con criterio lo stato degli uomini di Gasperini, che possono ancora restare attaccati alla coda del treno per la Champions, ma non possono permettersi altri scivoloni che implichino il distacco definitivo dallo stesso.