Donnarumma si confessa: "Fare il portiere è il mestiere più bello ma anche il più difficile"

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Donnarumma si confessa: "Fare il portiere è il mestiere più bello ma anche il più difficile"

Donnarumma si confessa: "Fare il portiere è il mestiere più bello ma anche il più difficile"
Donnarumma si confessa: "Fare il portiere è il mestiere più bello ma anche il più difficile"AFP
L'estremo difensore del Paris Saint Germain ammette che la sua avventura a Parigi non è delle più semplici

A 24 anni, Gianluigi Donnarumma sta attraversando un momento non certo idilliaco al Paris Saint Germain, dove è spesso messo in discussione per alcuni interventi non certo irreprensibili. Ciò nonostante, il portiere di Castellammare è apparso sereno e disteso in un'intervista realizzata al Journal du Dimanche. Alla domanda sulle sue responsabilità di essere portiere della squadra parigina, l'ex milanista ha risposto, con tono scherzoso: "Fare il portiere è il più bel mestiere ma è anche il più difficile. Appena il portiere commette un errore diventa subito molto complicato".

Tattica ed esigenza

Di certo c'è che, una volta arrivato a Parigi, il nazionale azzurro ha dovuto cambiare in parte il suo gioco, dovendo giocare molto coi piedi, qualcosa che lo ha spesso messo in difficoltà, come lui stesso ammette: "Qui si ricerca più la tattica, nei primi sei metri a volte facciamo passaggi più rischiosi. Prima, per esempio, potevamo lanciare la palla con la mano."

L'esigenza è importante, ma del resto fa parte della sfida intrapresa dal portiere ex Milan, il quale ha voluto anche dire quanto l'arrivo di Luis Enrique abbia portato una mentalità fresca e determinata al suo Psg: "È un grande allenatore, che fa giocare bene le sue squadre. Vuole che i suoi giocatori dominino, giochino sempre con la palla. Non ti mette pressione. Se sbagli, ti dirà che è normale, che non sei un robot".