Giro d'Italia, dal Pirata a Remco: sul Gran Sasso tutti contro Evenepoel

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Giro d'Italia, dal Pirata a Remco: sul Gran Sasso tutti contro Evenepoel
Il Pirata sul Gran Sasso nel 1999
Il Pirata sul Gran Sasso nel 1999Twitter
Teatro nel 1999 di una delle opere più belle di Marco Pantani, dopo l'arrivo Campo Imperatore non conosceremo il nome di chi vincerà la corsa rosa, ma sapremo chi non potrà vincerla. Una volta superato il cartello dei sette chilometri all'arrivo il gruppo comincerà a perdere pezzi importanti. Si superano i 2000 metri di altitudine (2.130) e la pendenza media sarà del 9% con picco massimo del 13%: Roglic obbligato ad attaccare

Dopo gli ozi della Costiera Amalfitana, le rampe del Gran Sasso. Le stesse che, nel 1999, furono testimoni di una delle più belle vittorie di un Marco Pantani in grandissimo spolvero che, pochi giorni dopo a Madonna di Campiglio, verrà però espulso dal Giro per i suoi elevati livelli di ematocrito.

Come ricorda il sito ufficiale della corsa rosa, quel giorno "il fuoriclasse di Cesenatico mise tutti alla frusta con una serie di accelerazioni e progressioni negli ultimi 2500 metri di scalata, facendo saltare i suoi avversari uno alla volta e Ivan Gotti fu l’ultimo a cedere".

Questa, però, è un'altra storia. Una cosa è certa: dopo l'arrivo a Campo Imperatore non potremo dire con certezza chi arriverà a Roma con la maglia rosa, ma cominceremo a capire chi non potrà vincere il Giro d'Italia 2023.

Vittima, martedì scorso, di una caduta provocata dall'irruzione in gruppo di un cane, Remco Evenepoel ha fatto chiaramente capire che gli acciacchi riportati non gli impediranno di difendersi a dovere - e, perché no?, magari anche di attaccare - nel giorno del primo arrivo in salita della corsa rosa.

La caduta di Remco Evenepoel
La caduta di Remco EvenepoelAFP

La tappa

La partenza è fissata per le 11.20 a Capua chilometro zero della seconda tappa più lunga del Giro 2023 (218 totali) che dovrebbe concludersi verso le 17.15. Sempre che non ci si metta il maltempo a rendere il tutto ancora più difficile.

La prima parte di gara, lungo le strade a scorrimento veloce che attraverseranno la provincia di Isernia e Rionero Sannitico prima di entrare in Abbruzzo, è piuttosto agevole.

Planimetria settima tappa
Planimetria settima tappaGiro d'Italia

Dopo 91 chilometri di corsa, invece, comincerà la salita a Roccaraso (Gpm di 2a categoria)  che precede la lunga discesa verso Sulmona e Popoli.

Un tratto, anche questo, che non dovrebbe creare grossi scossoni al gruppo, fatta eccezione per i soliti coraggiosi di giornata (ieri a Clarke e De Marchi è andata male per appena 300 metri) che proveranno a sorprendere da lontano i favoriti. Difficile, però, che una fuga possa arrivare in porto. I grandi, infatti, non lo permetteranno.

Altimetria settima tappa
Altimetria settima tappaGiro d'Italia

Roglic e compagnia obbligati ad attaccare

Una volta arrivati a Bussi sul Tirino, superato lo svincolo di Ofena, la strada comincia a salire: 45 chilometri di una lunga acesa che inizia in maniera dolce, con 13,8 chilometri a una pendenza media del 5,9%.

Quando si sarà lasciato alle proprie spalle Calascio (Gpm di 2a categoria), il gruppo inaugurerà la salita finale: 28,5 chilometri al 3,4%. Ancora tutto tranquillo. I primi 21, infatti, serviranno solamente a riscaldare i motori.

La salita del Gran Sasso
La salita del Gran SassoGiro d'Italia

E già, perché sarà soltanto una volta superato il cartello dei sette chilometri all'arrivo che il gruppo comincerà a perdere pezzi importanti. Si superano i 2000 metri di altitudine (2.130) e la pendenza media sarà del 9% con picco massimo del 13%.

Il panorama, mozzafiato, diventerà sempre più bello, ma i ciclisti non potranno goderselo come vorrebbero perché, in realtà, il fiato non lo perderanno per la splendida vista.

Ultimi chilometri Gran Sasso
Ultimi chilometri Gran SassoGiro d'Italia

Si tratta del primo vero faccia a faccia - come accade sempre che il Giro passa da Campo Imperatore - tra gli uomini con ambizioni di classifica. Primoz Roglic e compagnia sono, infatti, chiamati a ridurre il proprio svantaggio da Evenepoel. O, quantomeno a provarci.

Dopo essere riuscito a imporre distacchi tutt'altro che minimi nella crono iniziale, il fuoriclasse belga proverà, dalla sua, a respingere gli attacchi che, presumibilmente, arriveranno sul gran Sasso con l'obiettivo, poi, di incrementare il proprio vantaggio domenica, nel secondo appuntamento contro il tempo.

La classifica dopo le prime sei tappe

La classifica dopo le prime sei tappe
La classifica dopo le prime sei tappeGiro d'Italia