Con la terza coppa portoghese consecutiva, il Porto continua a ridurre il divario con il Benfica, campione in carica della coppa nazionale. I Dragoes hanno 20 titoli all'attivo, mentre i rivali ne hanno 26, e il bilancio è di 9-3 per i bianco-blu dall'inizio del secolo in corso.
Lo Sporting, che ha perso la finale, chiude comunque la stagione con una nota molto positiva, avendo vinto un altro titolo portoghese e disputerà la Champions League. La preoccupazione ora è quella di trattenere Rúben Amorim, che è stato responsabile della ricostruzione del club negli ultimi anni.
Il Porto ha capitalizzato gli errori
Alla ricerca della doppia stella, il Porto è passato in svantaggio all'Estadio Nacional già al 20esimo minuto. Pedro Gonçalves mette dentro da un calcio d'angolo e Jerry St Juste apre le marcature con un colpo di testa nell'angolino. Pochi minuti dopo, però, il brasiliano Evanilson ha approfittato dell'errore di un difensore e ha pareggiato la partita.
L'eroe dello Sporting si è presto rivelato protagonista in negativo: St Juste ha ricevuto un cartellino rosso dopo aver segnato il gol, indebolendo la sua squadra per un'ora intera dei tempi regolamentari. I Leoni di Lisbona sono riusciti a resistere senza perdere un altro gol, ma non c'è stato modo di passare in vantaggio, quindi sono stati necessari i tempi supplementari.
Con più carburante nel serbatoio, il Porto è riuscito a sfruttare l'uscita del portiere Pinto Diogo sull'attaccante brasiliano già autore dell'1-1: il portiere ha steso Evanilson in area di rigore e l'arbitro ha assegnato un calcio di rigore. Mehdi Taremi ha approfittato del piazzato dagli undici metri e si è assicurato il titolo.