Up and down Milan, i rossoneri tornano dagli Usa con le ossa rotte, ma il morale alto

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Up and down Milan, i rossoneri tornano dagli Usa con le ossa rotte, ma il morale alto

Stefano Pioli
Stefano PioliAFP
Dalle buone sensazioni di Pioli all'ottimismo di Giroud e Leao. Nonostante le tre sconfitte subite, i rossoneri tornato dagli States con il sorriso.

Il Milan torna dagli Stati Uniti con le ossa rotte, ma il morale alto. Per quanto possa sembrare strano, in preseason, si può perché a differenza di quanto succede durante la stagione, a luglio i risultati contano relativamente.

Soprattutto se stai cercando di dare una nuova identità alla tua squadra, dopo aver perso qualche uomo importante (sia dentro che fuori dal campo) e, allo stesso tempo, aver arricchito la tua rosa di talento grezzo che ha bisogno, quindi, di essere lavorato.

Buone sensazioni

Ed è proprio quello che sta provando a fare Stefano Pioli che, nonostante le tre sconfitte rimediate contro Real Madrid, Juventus (ai rigori) e Barcellona, è salito sull'aereo che lo riporterà a Milano con buone sensazioni.

"Abbiamo lavorato bene, giocando sempre contro avversari di grande qualità. Il bilancio è positivo. Sono soddisfatto dei nuovi e del loro processo di inserimento, servirà comunque del tempo".

A questo punto resta solo da capire quanta ragione abbia il tecnico emiliano a essere soddisfatto di quanto visto negli States e quanto siano conseguenza dei carichi di lavoro gli errori individuali e collettivi dei rossoneri.

Olivier Giroud durante la gara contro il Barça
Olivier Giroud durante la gara contro il BarçaAFP

A preoccupare maggiormente l'allenatore del Milan sono state le palle perse nella propria metà campo in fase d'impostazione. Tutt'altro che una quisquilia per una squadra che punta a creare superiorità numerica a partire dal possesso palla.

C'è, però, da dire che il suo ottimismo è condiviso anche da due dei suoi senatori. Olivier Giroud si è, infatti, detto "molto felice con i nuovi ragazzi che fanno parte della squadra. Hanno una buona mentalità. Credo che siamo più forti dello scorso anno. Sono sicuro che faranno bene, ma devono adattarsi. Per lo Scudetto ci sono 5-6 squadre, come l'anno scorso e due anni fa: Napoli, Inter, Juve, Lazio e Roma. Sarà difficile, ma siamo molto carichi".

Rafael Leao
Rafael LeaoAFP

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Rafael Leao che contro il Barcellona ha indossato per la prima volta la fascia di capitano: "È un momento che aspettavo da tanto. Quando ho visto Theo uscire gli ho detto di darmi la fascia perchè me la volevo mettere. Spero di indossarla anche in partite importanti. Sono qui da quattro anni, sono orgoglioso di averla finalmente indossata".

Anche il fenomeno portoghese si è detto molto contento dei nuovi innesti: "Sono forti, hanno alzato il livello dello squadra. La società ha fatto bene ad accettare di partecipare a questo torneo, è importante affrontare squadre così forti".