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Thuram esalta la sua scelta di andare all'Inter: "Ho detto di no a tanti per i nerazzurri"

Marcus Thuram
Marcus ThuramAFP
L'attaccante francese, in ritiro con la nazionale, è fortemente convinto della bontà della sua scelta di andare in nerazzurro, e parla del suo ottimo rapporto con Lautaro e Inzaghi

Marcus Thuram, convocato dalla Francia, è intervenuto in una lunga intervista all'Équipe, nella quale ha ammesso che il suo legame con l'Inter ha radici profonde da anni: "Devi sapere che due anni fa mi contattò l'Inter, giocavo come esterno ma mi avevano già individuato come 9. Pochi di loro avevano questa visione. Avevano una conoscenza molto precisa del mio potenziale sviluppo".

Per andare in nerazzurro, il figlio d'arte ha ammesso di aver rifiutato varie offerte: "Mi voleva il PSG? Ho parlato con tanti altri club. Non è stata una scelta facile. È stata una scelta che avrebbe definito la mia carriera. So di aver fatto la cosa giusta. Io non chiedo a nessuno di capire la mia scelta". 

In attacco

Interrogato sulla sua relazione con i suoi compagni di reparto in nerazzurro, Thuram è partito esaltando il capitano Lautato Martinez:  "Lautaro è uno dei migliori attaccanti al mondo. È istinto. Sentiamo il gioco dell'altro. È un calciatore molto tecnico, sa far giocare i suoi compagni. È chirurgico. Quello che mi piace è questa sua qualità nell'ultimo tocco, questa calma che ha. Sono felice di giocare con lui. Stare con Alexis Sanchez, che non si scoraggia mai, è fonte di ispirazione. Anche il modo in cui muove il corpo Marko Arnautovic mi ispira. È il club perfetto per continuare a progredire. Poi ho ancora molte cose su cui lavorare. E in campo, sia in partita sia in allenamento so di dover essere decisivo. Sono un numero 9".

Chi l'ha fortemente voluto all'Inter è il tecnico Simone Inzaghi, del quale il francese elogia il lavoro nel quotidiano:  "Mi porta questa visione del calcio secondo cui facciamo le cose per qualcosa. Un posizionamento, un  movimento, tutto viene fatto per una buona ragione. Non so se è chiaro quello che dico (ride). In effetti, ogni movimento in campo innesca qualcosa. E su questo si lavora ogni giorno, con tanti video, undici contro zero dove tutti i movimenti vengono eseguiti in maniera iperprecisa. Con lui sto sviluppando la mia intelligenza di gioco".

Solo l'Inter

Infine, un'altra conferma della sua scelta azzeccata di firmare per l'Inter: "So perché ho fatto questa scelta. So che chi conosce il calcio sa cosa rappresenta l'Inter, i giocatori immensi che ci hanno giocato. Quando indossiamo questa maglia sentiamo di indossare una storia. C'è un entusiasmo straordinario, quando incontriamo la gente per strada tutti parlano della partita che sta per arrivare".

Una delle più grandi emozioni è stata sicuramente il derby vinto per 5-1 contro il Milan, nel quale ha realizzato il secondo gol con un gran tiro nell'incrocio dei pali: "Dopo il mio gol, ad esempio, la reazione emozionata dei tifosi è stata eccezionale. È uno dei club più grandi d'Europa. E poi entro in una squadra stabile, che funziona molto bene, che è stata finalista in Champions League, che ha grandi giocatori. La mia scelta è legata a tutto questo".