Supercoppa italiana, Sarri sfida l'Inter: "Ce la giochiamo sul campo, anche se loro sono più forti"

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Sarri sfida l'Inter: "Ce la giochiamo sul campo, anche se loro sono più forti"
Maurizio Sarri
Maurizio SarriProfimedia
Il tecnico della Lazio ha fatto sapere che "Zaccagni ha ancora dolore al piede, speriamo di recuperarlo" mentre "Taty non ha possibilità di recupero"

"Oggi firma per giocarsela ai rigori? Non ho mai firmato nemmeno una cambiale in vita, quindi non firmo niente. Ce la giochiamo sul campo, anche se loro sono più forti". Così il tecnico della Lazio Maurizio Sarri in vista della la semifinale di Supercoppa italiana con l'Inter in Arabia Saudita.

"Come stanno gli infortunati? Zaccagni ha ancora dolore al piede, speriamo di recuperarlo. Prima o poi va fermato per farlo recuperare bene. Taty non ha possibilità di recupero, anche se ieri si è allenato bene in modo individuale. leri era fermo anche Patric, speriamo di recuperarlo. Cataldi stamattina stava meglio, ha avuto un problema intestinale".

La seconda semifinale
La seconda semifinaleFlashscore

Non ha mai vinto la Supercoppa: quanto le darebbe soddisfazione? "Tutti i trofei danno soddisfazione per il gruppo squadra e lo staff, lo è anche per la società. Ho detto - aggiunge Sarri - che c'è una differenza tra quelli che servono dal punto di vista economico e quelli no".

Tra Arabia e Serie A

Sarri ha detto la sua anche sulla Lega calcistica araba: "L'arrivo di nomi importanti scatena interesse. A livello di sviluppo della parte tecnica poi è da vedere. I calciatori forti aiutano, ma ci sono tanti esempi che non hanno aiutato lo sviluppo di altre leghe come anni fa in America. C'è interesse, anche se in Europa non è seguitissimo. Auguro all'Arabia di sviluppare il proprio campionato".

Poi Sarri ha assicurato che non litigherà con l'ad della Lega calcio De Siervo dopo il botta e risposta sui soldi e la Supercoppa in Arabia: "lo non litigo mai, lui fa il suo lavoro. lo, se faccio delle critiche, le faccio per il calcio italiano. Ci terrei che tornasse quello di 20 anni fa, non per fare polemiche sterili. Quando uno ti dice quello che pensa, penso che sia anche un aiuto per migliorare. Se lo fa in malafede è un altro discorso".