Papà Samardzic contrattacca; "L'Inter ha fatto un errore" ma anche Pimenta è contro di lui

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Papà Samardzic contrattacca; "L'Inter ha fatto un errore" ma anche Pimenta è contro di lui

Aggiornato
Lazar Samardzic con la maglia d'allenamento dell'Udinese
Lazar Samardzic con la maglia d'allenamento dell'UdineseProfimedia
Con un chiaro riferimento a Rafaela Pimenta, il genitore del centrocampista dell'Udinese ha assicurato che il club nerazzurro "ha fatto tutta la trattativa e ha chiuso l'affare con una persona che non aveva il permesso per farlo". Ora, però, è arrivata la risposta della procuratrice, che ha attaccato Lazar Samrdzic.

"L’Inter voleva chiudere con la Pimenta ma non c’entrava nulla, l’ho vista una volta sola in vita mia, non so come si sia infilata". Il papà di Lazar Samardzic non ci sta e ha raccontato la propria versione dei fatti.

In un'intervista a SportItalia, il genitore del centrocampista dell'Udinese ha spiegato i motivi che hanno portato alla rottura della trattativa con l'Inter: "L'Inter ha fatto un errore: ha fatto tutta la trattativa e ha chiuso l'affare con una persona che non aveva il permesso per farlo".

I numeri di Samardzic
I numeri di SamardzicFlashscore

Pimenta chi?

Il chiaro riferimento è a Rafaela Pimenta: "Ma io l'ho vista una volta sola nella mia vita. Non so lei come abbia fatto a infilarsi in questa cosa, perché la trattativa era tra Udinese e Inter: poi ci siamo trovati lei in mezzo, che voleva chiudere l'affare senza il nostro permesso. Quindi quando ho ricevuto la bozza di contratto dall'Inter e abbiamo visto che c'era lei come intermediaria e rappresentante di Lazar, abbiamo chiesto che questo fosse cambiato". 

Samardzic senior ci ha tenuto a far sapere che non si è trattato di una questione di soldi, raccontando com'è andato l'unico incontro che ha avuto, lo scorso 11 agosto con Marotta e Ausilio: "Io ho detto 'scusate mi dispiace ma è un errore, se voi avete delle prove riguardo questa cosa ok, ma visto che non le avete non è colpa nostra'. Mi dispiace, ma abbiamo dimostrato che noi volevamo andare all'Inter e che non abbiamo mai parlato di soldi".

Samardzic
SamardzicProfimedia

La rottura

A quanto pare Ausilio non avrebbe preso bene la richiesta di dare un'occhiata ai numeri del contratto: "La prima volta che mi sono seduto nell'ufficio dell'Inter, ho detto a mister Ausilio: 'Guarda, io non ho mai visto nessun contratto finora, nessuna offerta'. Allora lui me l'ha stampata in quell'appuntamento e io gli ho detto: 'Ecco, ora è la prima volta che vedo questi numeri'. Ed è finito tutto, ha detto che non avevamo più nulla di cui discutere, ha detto che l'Inter ha 150 anni di storia, che ha fatto la Finale di Champions... E io gli ho risposto 'Certo hai ragione, ma qui c'è stato un errore di comunicazione, mi spiace'...".

A questo punto resta da capire cosa succederà nei prossimi giorni o, forse, anche mesi. Senza fretta: "Magari con un altro club, la prossima volta. Noi non abbiamo nulla di cui pentirci, perché non avrei potuto fare nient'altro, visto che l'Inter non voleva parlare con noi. "Ha 3 anni di contratto e un futuro davanti per cambiare club: quando troveremo una situazione perfetta per tutte le parti in causa, per il club e per noi, vedremo".

Pimenta: "Cambiate le carte in tavola"

"Mi dispiace che il papà di Samardzic abbia giustificato le sue decisioni con questi argomenti. Per me parlano i fatti. Dall’incontro avuto con lui e la moglie insieme a Kolarov nel mio ufficio a Montecarlo, alle tante chiamate fatte insieme ai diversi club, alla sua richiesta rivolta all’Udinese di parlare direttamente con me" ha spiegato, invece, la procuratrice con un comunicato.

Poi ha aggiunto la sua versione dei fatti sull'incontro con la dirigenza nerazzurra: "Il nostro appuntamento insieme presso la sede dell’Inter, gli ok dati all’Inter, i brindisi con lui e la moglie in un hotel di Milano, la videochiamata con il figlio per organizzare le visite mediche, l’arrivo di altri famigliari e del cameraman per le riprese video. Dopo tutto questo, il papà ha avanzato delle richieste che io non condividevo nella sostanza e nella forma e in quel momento ho deciso di farmi da parte".