La volata finale di un'Inter europea che finalmente crede nei propri mezzi

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La volata finale di un'Inter europea che finalmente crede nei propri mezzi
Lautaro Martinez
Lautaro MartinezAFP
La quarta vittoria di seguito in tutte le competizioni dà a Simone Inzaghi la fiducia giusta per lo scatto verso la prossima Champions League

12 reti nelle ultime tre uscite in campionato, 13 se sommiamo la semifinale di ritorno di Coppa Italia vinta contro la Juventus. Questo il ruolino di produzione offensiva di un'Inter che si presenta come la più fresca nella volata finale per un posto in Champions League. Sebbene la classifica di Serie A in questo momento veda Lazio e Juve in vantaggio sui nerazzurri con rispettivamente quattro e tre punti in più, la velocità di crociera degli uomini di Simone Inzaghi è quella più sostenuta nel recente periodo. Solo l'Atalanta, infatti, è riuscita a inanellare tre vittorie di seguito nel torneo nazionale, ed è infatti anch'essa coinvolta a pieni diritti nella corsa alla Champions.

Quanto dimostrato dai nerazzurri, tuttavia, va al di là del potenziale delle altre concorrenti a un posto nell'Europa che conta. Un'Europa attualmente vissuta da protagonista da Lautaro Martinez e compagni, i quali si preparano al doppio derby contro il Milan per poter concludere nel modo più inaspettato un percorso continentale nel quale in pochi davano loro delle opzioni concrete nel lungo periodo. 

Santa Barbara

Edin Dzeko
Edin DzekoAFP

Ed è proprio la vittoria per 6-0 in casa del Verona registrata ieri sera il miglior sintomo di salute dei nerazzurri, i quali hanno ritrovato i gol dei loro attaccanti, quelli che da troppo tempo mancavano alle feste dei loro compagni di squadra. Le doppiette dello stesso Lautaro e di Edin Dzeko hanno confermato il ritrovato feeling con la rete avversaria di due che ultimamente avevano difettato nella loro arte principale. Se l'argentino si era in qualche modo già svegliato in campionato con il gol all'Empoli e la doppietta alla Lazio, il bosniaco era invece a secco da ben 20 incontri, ossia dal derby vinto contro il Milan in Supercoppa il 18 gennaio. Mentre Romelu Lukaku aveva già dato segni di ripresa in varie occasioni, lo slavo ha avuto bisogno di più tempo e maggior serenità per poter dare il suo contributo in un momento delicato. 

La Santa Barbara dei nerazzurri, dunque, è nuovamente attiva e pronta a sparare le migliori cannonate per la battaglia più difficile. Ed è pronta altresì a fungere da combustibile per la nave di Inzaghi al fine di varcare tra le prime quattro il traguardo posto a fine campionato. Poter disporre di calde bocche da fuoco è senza dubbio un vantaggio per l'Inter, la quale adesso affronta un finale di campionato rovente a più non posso.

Finale incandescente

Dal 6 maggio al 4 giugno la truppa nerazzurra dovrà affrontare un tour de force infernale di cinque partite di campionato, due di Champions e la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Un percorso nel quale sarà dunque chiamata a venir fuori con saggezza ed efficacia, senza lasciarsi troppo scottare dai tizzoni ardenti che le lanceranno le avversarie. In Serie A il calendario è di quelli insidiosi, con gli impegni nell'ordine contro Roma, Sassuolo, Napoli, Atalanta e Torino. Tra i confronti con neroverdi e partenopei ci saranno i due derby di Champions, partite che possono logorare a livello psicologico, mentre la sfida secca di Roma per la coppa sarà giocata subito dopo la trasferta del Maradona. 

Un percorso infuocato, dove il comandante Inzaghi dovrà stare attento a colpire e non essere colpito, mettendo a frutto gli insegnamenti di una stagione altalenante ma nella quale ha comunque dato prova di efficienza in momenti difficili. Ci sono otto partite da affrontare nel mese che resta, con la chimera di una possibile finale Champions a Istanbul. Otto prove di fuoco per quella che fino a poco fa sembrava un'armata Brancaleone e che adesso invece ha assunto le caratteristiche di una corazzata la cui traversata potrebbe finire addirittura nel Bosforo...