I meriti di Simone Inzaghi nello scudetto nerazzurro

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I meriti di Simone Inzaghi nello scudetto nerazzurro
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Simone Inzaghi
Simone InzaghiProfimedia
Il rendimento di una rosa stravolta in estate, la presa di coscienza di lottare per la seconda stella e non solo: Inzaghi ha fatto un capolavoro.

Basterebbe leggere i numeri incredibili di questo campionato per giudicare l'operato di Simone Inzaghi alla guida dell'Inter appena laureatasi Campione d'Italia.

Dopo gli errori di due anni fa che hanno consegnato il titolo al Milan e le difficoltà dello scorso anno che avevano messo in discussione il suo lavoro, l'allenatore piacentino ha portato i nerazzurri all'obiettivo dichiarato a inizio stagione, lo Scudetto numero 20.

E già qui si può trovare il primo grande merito di Inzaghi: avere assecondato in toto le priorità della società scegliendo di puntare con decisione alla conquista del campionato, anche quando il calendario suggeriva di concentrare le forze sugli impegni europei, messi in secondo piano. 

Un chiaro esempio è la scelta di far rifiatare molti dei suoi migliori giocatori nei match del girone di Champions League per averli al massimo della forma in Serie A, nonostante il vantaggio di classifica.

Dopo la rivoluzione estiva, per Inzaghi poteva non essere semplice lavorare con un gruppo stravolto dalle dinamiche di mercato (out Handanovic, Onana, D'Ambrosio, Skriniar, Gosens, Bellanova, Brozovic, Gagliardini, Correa, Dzeko e Lukaku).

E invece l'ex allenatore della Lazio non ha faticato affatto, o almeno così è sembrato, nell'inserire i nuovi arrivi nel suo 3-5-2 ideale paradossalmente divenuto ancora più efficace.

Difficile stabilire se la rosa di quest'anno sia superiore a quella dello scorso, eppure l'impressione è stata quella di avere offerto grande continuità dal punto di vista del gioco, con gli innesti estivi subito in grado di trovare la loro collocazione tattica e di risultare decisivi: oltre a Sommer e Thuram, dal quale era lecito aspettarsi qualcosa vista la titolarità, sono stati ampiamente promossi Bisseck, Carlos Augusto e Frattesi anche se meno impiegati.

Una delle vittorie più roboanti della stagione è stato lo 0-3 in casa dei Campioni d'Italia
Una delle vittorie più roboanti della stagione è stato lo 0-3 in casa dei Campioni d'ItaliaStats Perform

Sicuramente non deve essere stato semplice, per una volta, disputare il campionato da favoriti e mantenere le aspettative.

Quest'anno, infatti, al netto del disturbo della Juventus nella prima parte della stagione, l'Inter è sempre stata la squadra da battere e nonostante le inevitabili "pressioni" relative al dover conquistare il Tricolore, la squadra non ha fallito dal punto di vista psicologico. Anzi, si è esaltata e ha fatto sembrare questo traguardo normale.

D'altronde molti nerazzurri non avevano mai vinto nulla in carriera con questa maglia e il loro trionfo poteva non essere così scontato.

L'Inter è a +17 sul Milan
L'Inter è a +17 sul MilanFlashscore

La conseguenza del lavoro di Inzaghi si vede anche dal punto di vista economico: grazie alle prestazioni e ai risultati, la rosa dell'Inter ha aumentato e non poco il proprio valore.

Oggi molti dei suoi interpreti possono essere tranquillamente considerati del top a livello europeo: oltre a Lautaro Martinez, questa stagione ha consacrato anche gente come Bastoni e Dimarco, divenuti delle eccellenze italiane capaci di dimostrarlo anche in Europa e con la Nazionale italiana.

Questo successo consacra anche Inzaghi, che ha ormai raggiunto lo status di grande allenatore dal respiro europeo.