Napoli e Fiorentina si sfidano al 'Maradona' con due umori totalmente diversi: per i campani è un giorno di festa, l'ennesimo di questa settimana di grandi celebrazioni; per i toscani è il match che precede la delicata sfida di giovedì contro il Basilea, in Conference League.
Per questi motivi il turn-over da parte dei due allenatori è d'obbligo: Luciano Spalletti fa riposare Alex Meret, Amir Rrahmani, Stanislav Lobotka, Piotr Zielinski e Kvicha Kvaratskhelia; Vincenzo Italiano lascia fuori Cristiano Biraghi, in attacco c'è Luka Jovic per Arthur Cabral, neanche convocato.
I primi quarantacinque minuti finiscono senza gol (per la quinta volta consecutiva in casa) ma sono comunque divertenti, merito delle due squadre che giocano in maniera spensierata: tra le due è la Fiorentina a sfiorare l'1-0 più volte, ma l'ex di turno Pierluigi Gollini è insuperabile su Luka Jovic, pericoloso in più occasioni.
Per il Napoli, comunque in partita nonostante il senso di appagamento, si fa male Hirving Lozano nel finale e viene sostituito da Kvaratskhelia.
Spalletti da un segnale alla squadra inserendo dopo l'intervallo Lobotka e Zielinski per Giacomo Raspadori e Diego Demme, e pochi secondi dopo lo slovacco si procura un penalty rubando palla a Sofyan Amrabat e facendosi buttare a terra: dal dischetto si presenta Victor Osimhen ma Pietro Terracciano lo ipnotizza, parando anche il tap-in di Giovanni Di Lorenzo.
L'attaccante nigeriano va ad un passo dal vantaggio all'ora di gioco, arrivando un attimo in ritardo sul cross di Mathias Olivera dalla sinistra, poi centra la traversa con un lob a scavalcare il portiere, ma l'arbitro ferma il gioco per un precedente fallo su Nikola Milenkovic.
Al minuto 72 l'arbitro Marchetti fischia un altro calcio di rigore a favore degli azzurri, valutando come falloso un leggero contatto ai danni di Kvaratskhelia: dagli undici metri si presenta di nuovo Victor Osimhen (24), che questa volta spiazza Terracciano.
Per l'attaccante mascherato sono 23 in stagione.
La Fiorentina ha due chance per pareggiare il match, prima con Nico Gonzalez e poi con il subentrato Jonathan Ikone, ma il risultato non cambia più.