Festa Scudetto, Di Lorenzo alza il trofeo al cielo e fa esplodere di gioia il Maradona

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Festa Scudetto, Di Lorenzo alza il trofeo al cielo e fa esplodere di gioia il Maradona
Aggiornato
L'esultanza della vittoria contro la Fiorentina
L'esultanza della vittoria contro la Fiorentina
AFP
È arrivata finalmente la giornata dell'attesissima festa per il terzo scudetto della storia della squadra partenopea.

Ha avuto finalmente il via la festa del Maradona, iniziata ufficialmente al termine della sfida tra Napoli e Fiorentina, vinta dai partenopei per 1-0.

Una festa che i 50mila tifosi si stanno godendo nello stadio ma che centinaia di migliaia di partenopei stanno assaporando da stamattina, nel centro storico della città e poi anche all'esterno dello stadio con fuochi d'artificio e cori. Nel frattempo, dopo il triplice fischio anche piazza del Plebiscito è tornata a riempirsi, riprendendo la festa.

La coreografia del Maradona
AFP

Presenti all'appello, in tribuna, tante personalità dello sport, dello spettacolo e della vita cittadina, tra cui il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Sugli spalti Diego Simeone, il tecnico dell'Atletico Madrid, venuto a Napoli per godersi la festa con suo figlio Giovanni, attaccante del Napoli.

Tra i volti noti anche Paolo Sorrentino. Il regista partenopeo, premio Oscar per "La grande bellezza", ha passeggiato sulla pista di atletica prima dell'inizio del match con una sciarpa azzurra al collo, ricevendo un lungo applauso dal pubblico dello stadio. A fine gara, ha presentato un video omaggio ai tifosi che raffigurava Troisi e Totò. 

Paolo Sorrentino allo stadio
AFP

Il saluto della dirigenza al Maradona

Dopo uno spettacolo guidato dal cantante Geolier, la dirigenza azzurra è salita sul palco per ringraziare tutto lo stadio. 

"Ringrazio Chiavelli e De Laurentiis che mi hanno chiamato a Carpi otto anni fa cambiandomi la vita. A loro sarà sempre riconoscente. La famiglia De Laurentiis mi ha trattato come un figlio. Li ringrazio tutti. Napoli, non preoccuparti del futuro: sono qui da otto anni e sento sempre parlare di chi va via e chi resta. Con De Laurentiis ci sarà sempre un grande Napoli" le parole di Giuntoli che hanno il sapore di addio.

Ad aggiungersi anche capitan Di Lorenzo, che parlando al suo pubblico ha detto: "Grazie tifosi, ci avete sempre sostenuto, stando anche in trasferta sembrava di giocare in casa. Festeggiamo tutti insieme. Questo scudetto è soprattutto vostro". 

La premiazione

Accolti dagli "Olé" del pubblico, tutti, ma proprio tutti i membri del gruppo squadra del Napoli sono arrivati sul palco. Tra di loro anche l'ormai famosissimo magazziniere Tommaso Starace, accolto da un ovazione e dalla gioia dei giocatori. 

Di Lorenzo ha poi sollevato al cielo lo scudetto, facendo esplodere la città in un grido di gioia. 

Le parole di Osimhen

Al termine della gara ha parlato anche il man of the match. "Ho parlato con Zielinski e dopo aver sbagliato il primo rigore volevo rimediare. È una bella sensazione averlo segnato" ha spiegato Victor Osimhen.

"Scudetto? Io rimango focalizzato. Congratulazioni a tutti. Cercherò di fare più gol possibili. La mascherina rimarrà per sempre, ci sono anche i colori del mio Paese, la Nigeria" ha concluso l'attaccante.

Le parole di Simeone

"È un'emozione incredibile. Tanti me lo ricordano, che dopo Diego ci sono io come argentino che ha vinto uno scudetto col Napoli. È un'emozione grandissima, non ci credo". Il "Cholito" Simeone non sta nella pelle e ai microfoni di Sky ha esternato tutta la sua gioia. "Ora voglio godermi queste settimane e girare per la città, vedere la gioia dei tifosi mi emoziona e ogni giorno che sta passando mi innamoro sempre più di Napoli, della città e della gente. È fantastico essere qua, vivere qui ti regala ogni giorno qualcosa. Sapevo che era un posto speciale, prima mi dicevano vai lì, vai là, io ho detto no, voglio andare a Napoli". 

Infine,  il figlio d'arte ha chiuso parlando del padre Diego, che di Maradona è stato compagno nella nazionale argentina, e che oggi era in tribuna allo stadio: "Se è invidioso? Secondo me sì, ma è contento pure lui".