ESCLUSIVA: il tecnico del Brondby su Lindstrom: "Può giocare ovunque dietro la punta"

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ESCLUSIVA: il tecnico del Brondby su Lindstrom: "Può giocare ovunque dietro la punta"
Esclusiva: il tecnico del Brondby su Lindstrom: "Può giocare ovunque dietro la punta"
Esclusiva: il tecnico del Brondby su Lindstrom: "Può giocare ovunque dietro la punta"Profimedia
L'attuale allenatore del club danese, con il quale il neo acquisto del Napoli vinse un titolo 16 anni dopo l'ultimo, racconta i pregi del nazionale scandinavo che domani andrà in panchina contro la Lazio

Da ben quattro anni alla guida del Brøndby, Niels Frederiksen ha avuto alle sue dipendenze Jesper Lindstrom per due stagioni intere. Fu lui a farlo debuttare nella prima squadra del club di Copenhagen dopo averne visto alcuni scatti brucianti nel settore giovanile. Raggiunto in esclusiva da Diretta, l’attuale tecnico della squadra danese ricorda come Il talento del neo acquisto del Napoli ci mise un po’ per venir fuori.

“All’inizio io e il mio staff notammo in lui una certa difficoltà a prendere il ritmo di gioco della prima squadra, e infatti nei primi sei mesi giocò pochissimo. Poi, all’improvviso ci fu un miglioramento. Iniziò ad avere un impatto importante sul gioco, su tutto notai che prendeva decisioni in modo molto veloce e da quel momento divenne un titolare inamovibile”, ricorda Frederiksen.

Trequartista totale

L'esperto allenatore danese, che su Lindstrom costruì la base della squadra che sarebbe diventata campione di Danimarca nella stagione 2020-21, dopo ben 16 anni dall'ultima volta, rimase folgorato specialmente da una prerogativa: "Di lui amavo la velocità e la possibilità di giocare in qualsiasi posizione dietro la punta. E sebbene la sua irruzione in prima squadra non fu immediata, poi sarebbe diventato essenziale giocando da mezzapunta". 

Secondo il suo ex allenatore, infatti, una delle migliori caratteristiche è quella dell’inserimento: “Con noi da trequartista centrale non solo generava gioco ma si faceva vedere spesso entrando dalla seconda linea. La sua intelligenza gli permetteva di anticipare i movimenti degli altri e di associarsi bene con l’attaccante centrale, cosa che potrà fare benissimo al Napoli”. 

Lindstrom, uno dei giocatori più importanti di quel Brøndby che tornò a essere campione di Danimarca dopo 16 anni, è stato scelto da Frederiksen per la sua mentalità vincente, ma anche per la sua etica del lavoro: “Avevo notato subito che era un ragazzo diverso dagli altri. Si era mostrato subito molto professionale, dando prova della sua enorme abnegazione negli allenamenti". 

Sorriso e serietà

Nonostante sia certo che il livello in Italia sia più alto, Frederiksen sa anche che gli anni di apprendistato in Bundesliga sono stati importanti per Lindstrom: “Passare dalla Danimarca alla Germania è stato già di per sé uno step importante, e Jesper ha dimostrato di potersi integrare subito in una realtà principale del calcio europeo”. Per lui, tuttavia, il ruolo del danese nel futuro è ormai ben definito: “Credo che per le caratteristiche che ha al Napoli verrà usato principalmente sulla fascia destra, dove può sfrecciare cercando il fondo e creare superiorità numerica. E credo che per gli azzurri si tratti di un ottimo acquisto". 

Parlando del suo ruolo, Frederiksen è consapevole che la squadra azzurra lo ha acquistato per un determinato scopo: "La sua velocità gli permette di sfondare facilmente sull'out, e viste le sue caratteristiche e il gioco del Napoli, nonché l'enorme concorrenza sul lato sinistro dell'attacco, mi viene da dire che sarebbe perfetto come ala destra in un 4-3-3 o in un 4-2-3-1, perché è anche capace di correre all'indietro e sacrificarsi per la squadra". 

Ciò che più apprezza Frederiksen dell'indole di Lindstrom è la sua mentalità: "È un ragazzo che ha sempre il sorriso sulle labbra e ha dentro di sé un'enorme gioia di vivere. Ma quando serve diventa anche molto serio e si trasforma in un professionista esemplare, che viene fuori nelle avversità".

Sfida europea

Riguardo la loro relazione, Frederiksen ha ammesso di essere spesso in contatto con lui, nonostante ancora non gli abbia scritto ancora per fargli i complimenti per la sua nuova avventura, partendo anche dall'emozione di sfidare il Real Madrid in Champions League: "Aspetterò un po' di tempo perché ora sarà molto preso, ma gli scriverò presto per congratularmi con lui. L'esperienza al Napoli campione d'Italia e giocando la Champions League sarà qualcosa che lo stimolerà ai massimi livelli".

Verosimilmente, il danese partirà dalla panchina domani contro la Lazio. Qualcosa che, conoscendolo bene, Frederiksen sa che non demoralizzerà il suo ex pupillo. Anzi: "Anche nei momenti difficili e quando aveva appena 18 anni l'ho visto allenarsi per migliorare e diventare titolare. Sono sicuro che l'avventura napoletana sarà un altro step in avanti per lui dal punto di vista mentale. E sono fiducioso che farà molto bene in azzurro".