L'1-1 finale tra due candidate al quarto posto (che significa Champions League) come Roma e Atalanta non ha deluso le aspettative. È stata, quella dell'Olimpico, una partita vibrante griffata da due mancini, Koopmeiners prima e Dybala poi, sebbene nel caso dell'olandese si sia trattato di un colpo di testa che sorprendeva la retroguardia giallorossa nei minuti iniziali del match. Per il numero 7 orobico si trattava del quarto gol in campionato, a riprova della sua enorme importanza nell'organigramma della Dea, nel quale si notava l'ispirazione notevole anche di Miranchuk, autore dell'assist per il centro del vantaggio.
Gli ospiti, partiti nettamente meglio, sprecavano però colpevolmente la palla del possibile raddoppio, con De Ketelaere che al 21esimo calciava su Rui Patricio in contropiede dopo una leggerezza di Cristante. La pressione della Roma, però, aumentava, e dopo un batti e ribatti in area veniva punito un fallo ingenuo di Ruggeri su Karsdorp, dopo che la sua conclusione era partita ed era stata ribattuta sulla linea. Dybala non tremava e spiazzava un Carnesecchi che nella ripresa avrebbe alzato coraggiosamente le barricate, evitando prima un autogol di Holm e dimostrando poi grande reattività nuovamente sull'argentino. Ripresa in cui faceva il suo debutto in giallorosso anche Huijsen, dimostrando di poter essere già una risorsa per la menomata retroguardia della Roma.
Lo scontro, maschio e ruvido, continuava con un ritmo alto e con vari cambi di fronte. Molte verticalizzazioni, scontri fisici molto al limite e una velocità impazzita dei ribaltoni. L'arrembaggio finale dei giallorossi non si concretizzava e la partita finiva con l'espulsione per proteste di José Mourinho, un grande classico. Per il portoghese un errore fatale perché questo rosso gli impedirà di essere in panchina nell'importantissimo impegno di settimana prossima a San Siro in casa del Milan.
