Cortocircuito giallorosso: la Roma passa da Mou a DDR con molti più dubbi che certezze

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Cortocircuito giallorosso: la Roma passa da Mou a DDR con molti più dubbi che certezze

L'indissolubile legame tra Mourinho e la tifoseria giallorossa
L'indissolubile legame tra Mourinho e la tifoseria giallorossaProfimedia
Sarà solo il tempo a dire se alla perdita di cachet internazionale che subirà inevitabilmente la Serie A, dopo la decisione dei Friedkin, si aggiungerà un danno sportivo per il club della capitale

La figura di José Mourinho è talmente controversa da provocare cortocircuiti costanti nell'ambiente a lui circostante. Nelle ultime settimane, il suo possibile esonero era un'ipotesi reale che continuava ad aleggiare su Trigoria senza sosta e ciononostante, quando la famiglia Friedkin ha deciso di mandarlo via, il suo addio anticipato è stato definito dai più una "clamorosa sorpresa".

E già, perché nessuno si sarebbe mai aspettato che i sempre discreti dirigenti giallorossi avrebbero avuto il coraggio di fare rumore mettendosi contro una buona parte della tifoseria, compresa quella più rumorosa e calda che ha riempito lo stadio ogni maledetta domenica (e spesso anche al giovedì) da quando il tecnico lusitano è arrivato nella capitale.

La situazione di classifica della Roma
La situazione di classifica della RomaFlashscore

Tuttavia, il nono posto in classifica e l'eccessivo nervosismo che circonda costantemente la squadra, esploso ulteriormente dopo la sconfitta nel derby, hanno spinto chi comanda a prendere una decisione tutt'altro che semplice, ma probabilmente inevitabile.

Specialone

Parliamoci chiaro, senza lo specialone che sta già pensando alla sua prossima mossa, la Serie A perde uno dei propri richiami più importanti a livello internazionale. Perché puoi volergli bene o male, ma quello che proprio non puoi fare è non parlare di lui. Istrionico, polemico e, tutto sommato, anche vincente, considerato che era arrivato in una piazza che da troppo tempo non si sentiva protagonista.

Mourinho ammonito dall'arbitro Taylor durante la finale di Europa League
Mourinho ammonito dall'arbitro Taylor durante la finale di Europa LeagueAFP

Ed è proprio per questa ragione che il trionfo in Conference League nel 2022 e la finale di Europa League persa la scorsa primavera tra le polemiche rappresentano una tutt'altro che trascurabile eredità a tal punto che in pochi si sono permessi di rimproverargli la mancata qualificazione in Champions League.

I tifosi si sono identificati tanto nel loro masaniello da aver fatto propria la versione di Mou che ha sostenuto più volte che i suoi titoli conquistati in giallorosso sono due perché il mancato rigore concesso alla Roma nella finale di Europa League contro il Siviglia è una macchia che difficilmente la Uefa potrà lavare e che spoglia, moralmente, il Siviglia del trofeo conquistato a Budapest.

Il caso Dybala

Almeno in teoria, l'addio dell'allenatore portoghese dovrebbe consentire all'ambiente romanista di recuperare una certa normalità. Tuttavia, per il bene di tutti (Friedkin compresi), non vale compiere un passo indietro verso la perdente normalità dell'era pre-Mourinho.

La Joya che non riesce a brillare
La Joya che non riesce a brillareProfimedia

Detto questo, c'è da dire che la proprietà americana non è stata poi così assente come potrebbe sembrare, considerato che la Roma è sul podio delle squadre con il più alto monte ingaggi della Serie A e che in Italia nessun altro può contare su una coppia di attaccanti come quella formata da Lukaku e Dybala.

Ed è proprio questa una delle grandi sfide che aspettano Daniele De Rossi chiamato a capire dove la Roma abbia sbagliato nella gestione del fuoriclasse argentino che l'unica soluzione di continuità che ha raggiunto è quella che lo ha visto costantemente a disposizione dei dottori e non del proprio allenatore.

Unico grande amore

Sarà solo il tempo a dire se alla perdita di cachet internazionale che subirà inevitabilmente la Serie A, dopo la decisione dei Friedkin, si aggiungerà un danno sportivo per la Roma. Dal punto di vista sociale, invece, la presenza di DDR in panchina dovrebbe mantenere unite le diversi correnti presenti all'interno della tifoseria giallorossa.

Quantomeno all'inizio: perché c'è già una fazione che non vede l'ora di far notare l'esperienza praticamente nulla dell'ex Capitan Futuro che, lo scorso 14 febbraio, è stato esonerato dalla Spal. La festa degli innamorati di quest'anno, però, Daniele la vivrà sulla panchina del suo unico grande amore. 

Lo stesso unico grande amore che sul contratto gli ha detto che si fida ciecamente di lui, ma solo fino a giugno. Anche perché non è detto che tutti i grandi ritorni siano sinonimo di successi guardioliani, come dimostra, del resto, l'avventura del suo grande amico, Andrea Pirlo, sulla panchina della Juve. Ma questo DDR lo sa bene.