Allegri: "Chiesa è un attaccante e può fare 14-16 gol, con lui in campo meglio Cambiaso

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Allegri: "Chiesa è un attaccante e può fare 14-16 gol, con lui in campo meglio Cambiaso

Massimiliano Allegri
Massimiliano AllegriProfimedia
Il tecnico della Juve spiega il mancato ingresso del serbo: "Con Chiesa ancora in campo, ho preferito mettere Iling che va più dentro al campo mentre Kostic è più lineare”.

Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la vittoria esterna per 3-0 contro l’Udinese: "Dobbiamo migliorare la gestione della palla, che va fatta nella metà campo avversaria. Faceva caldo e avevamo dei rientri da infortuni. Miretti ha fatto una bella partita, così come Weah. Inoltre, nella nostra metà campo la palla va giocata meglio”.

L'allenatore della Juve ha parlato poi dei singoli: “Secondo me Chiesa è un attaccante. Da esterno si isola troppo e diventa solo un giocatore da ripartenza. Giocando vicino a Vlahovic è stato bravo e deve migliorare in fase di non possesso. Credo che quest’anno può fare 14/16 gol e farlo giocare da esterno è riduttivo”.

"Con Chiesa in campo preferisco Cambiaso e Iling a Kostic"

Per quanto invece riguarda il partner d'attacco, Dusan Vlahovic Allegri sembra soddisfatto:  “Ha fatto una buona partita. Veniva da un periodo in cui aveva giocato poco. Quando lo mettiamo subito in movimento, può fare bene. Stiamo lavorando sui suoi movimenti”.

Ottima anche la prova di Cambiaso: “Non è stata una sorpresa, Andrea è bravo e molto intelligente. Gioca bene dentro il campo e, quando Chiesa si apre, è bravo a giocare dentro. Quando non c’è Chiesa, può giocare Kostic che ha caratteristiche diverse”.

Alla domanda perché non è entrato Kostic, al centro delle voci di mercato, il tecnico ha risposto  “Avevo anche Iling nel suo ruolo. Con Chiesa ancora in campo, ho preferito mettere Iling che va più dentro al campo mentre Kostic è più lineare”.

"Abbiamo rallentato troppo nel secondo tempo"

Ha colpito l'atteggiamento della Juve, quasi rabbioso, come in risposta a tutto ciò che è accaduto lo scorso anno e che ha portato la squadra fuori dalle coppe: “Noi lo facciamo per noi stessi - dice Allegri -, stare fuori dalla Champions è una mancanza importante. Ci mancherà e non lo nego, nonostante tutti dicano che sia un vantaggio non giocare ogni 3 giorni. L’anno scorso la squadra era arrivata terza e avrebbe avuto il diritto di giocare in Champions. Dobbiamo vederla come opportunità, per lavorare e per migliorare i giocatori. Oggi abbiamo allentato troppo e dobbiamo gestire meglio vicino all’area”.

Alla domanda se può essere l'alba di una nuova Juve, il tecnico risponde: “Credo che vanno sfruttate al massimo le caratteristiche dei giocatori. Per mantenere il baricentro alto le punte devono correre molto e ci stiamo lavorando. Abbiamo vinto una partita, bisogna mantenere i piedi per terra e lavorare per migliorare. Per fare certe cose bisogna coprire bene gli spazi anche quando non riusciamo a dare pressione”.