A tutto derby: Frattesi stuzzica Inzaghi e bacchetta i tifosi rossoneri

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A tutto derby: Frattesi stuzzica Inzaghi e bacchetta i tifosi rossoneri

Davide Frattesi
Davide FrattesiAFP
La sua doppietta in meno di mezz'ora ha permesso all'Italia di Luciano Spalletti di battere l'Ucraina e guardare con maggiore ottimismo verso la qualificazione diretta all'Europeo che si disputerà l'anno prossimo in Germania. Il pensiero, però, vola alla stracittadina: "Spero di aver messo in crisi il mister. I fischi a Gigio? Indegni"

Davide Frattesi ci ha messo poco a conquistare San Siro. Una doppietta in meno di mezz'ora. Tuttavia, a differenza di quanto avrebbe potuto immaginare non lo ha fatto - almeno non ancora -  con la maglia dell'Inter, bensì con quella della nazionale.

La sua doppietta in meno di mezz'ora ha permesso all'Italia di Luciano Spalletti di battere l'Ucraina e, quindi, di poter guardare con maggiore ottimismo verso la qualificazione diretta all'Europeo che si disputerà l'anno prossimo in Germania.

"Felice per la doppietta? L'importante è portare a casa il risultato, specie in partite così importanti, poi se arriva anche il gol è ancora meglio", ha assicurato l'ex mezzala del Sassuolo a fine gara.

La brillante prestazione in nazionale, tuttavia, potrebbe indurre Simone Inzaghi a cambiare idea in vista del derby di sabato prossimo: "Certo che spero di averlo messo in crisi. Il mister fa giustamente le sue scelte, le rispetto. Davanti a me ho giocatori fortissimi e importantissimi quindi è normale che non sia facile giocare titolare".

Gigio Donnarumma
Gigio DonnarummaAFP

Umiltà, ma anche tanta ambizione: "So che non sono ancora al livello dei titolari, devo migliorare ancora tanto ma sto lavorando duro per arrivarci, queste partite mi faranno crescere molto”.

Allo stesso modo, il nerazzurro ha trovato tempo e modo di redarguire i tifosi milanisti che, ieri sera a San Siro, hanno fischiato Gigio Donnarumma: "Una roba mai vista in Nazionale, una cosa indegna, ma lui non si lascia condizionare".

Resta da capire se Inzaghi si lascerà condizionare dalle esaltanti sensazioni trasmesse dal proprio giovane centrocampista, anche perché davanti a lui c'è gente come Barella e Mkhitaryan. Quello che sembra certo è che l'Inter ha trovato un leader. Presente e futuro.