Oggi il suo City affronta il Newcastle in quello che già sembra essere uno scontro al vertice della Premier. Ma Pep Guardiola, incalzato sul mercato importante effettuato dalla sua società, ha voluto rilasciare la sua opinione riguardo una presunta disparità di trattamento con il Chelsea, la cui nuova proprietà ha speso oltre 1 miliardo di euro nelle ultime tre sessioni.

Il catalano ha dichiarato: "Non è mia intenzione criticare il Chelsea. Dico solo che se lo facciamo, siamo morti. Ogni club del mondo può fare quello che vuole. Ho grande ammirazione per Todd Boehly". La sua è una risposta alle tante critiche relative agli acquisti faraonici realizzati dai Citizens, ultimo dei quali quello del difensore croato Josko Gvardiol, arrivato all'Etihad per 90 milioni di euro più bonus.

Chelsea e Arabia

Guardiola, tuttavia, è convinto che il suo City è sempre nell'occhio del ciclone per le spese che, inoltre, vengono additate proprio a lui. "Non sapevo di avere tanti soldi da poter comprare io direttamente i calciatori", dice in tono ironico, per poi continuare: "È più facile per il Chelsea che per noi. Non potrei stare seduto qui se avessimo speso quello che ha speso il Chelsea nelle ultime due finestre di mercato. Ci ucciderebbero e i nostri movimenti verrebbero investigati in modi che non potete immaginare". Il riferimento è senza dubbio alle sanzioni alle quali è stato sottoposto tempo addietro il club inglese.

Infine, una battuta su chi critica l'irruzione del danaro saudita sul calciomercato: "Tutti si lamentano dell'arrivo dell'Arabia Saudita, ma appena bussano alla loro porta e gli stendono un tappeto rosso sono tutti contenti. Gli affari sono affari".