Bojan Krkic ha deciso di calare il sipario sulla propria carriera calcistica nello stesso luogo in cui l'aveva alzato. Dodici anni dopo aver lasciato il Barça, infatti, l'ex attaccante di Roma e Milan, tra le altre, è tornato al Camp Nou per dire addio al calcio professionistico all'età di 32 anni. E lo ha fatto "dove tutto ha avuto inizio, a casa mia e con la mia famiglia", ha sottolineato riuscendo a trattenere a stento le lacrime.
Ad accompagnarlo, tra gli altri, c'erano anche Joan Laporta, il presidente che ha firmato i suoi primi contratti, e Gerard Piqué, il vecchio compagno di squadra e amico con cui si è divertito e ha festeggiato 11 dei 14 titoli vinti in tutta la sua carriera.
"Sono tanti anni che sono lontano da casa e mi sento realizzato a livello calcistico e per le esperienze personali che ho fatto", ha aggiunto il goleador più prolifico della cantera blaugrana (oltre 800 gol), spiegando i motivi del suo ritiro anticipato. Bojan ritiene, infatti, che sia giunto il momento di "stare vicino ai miei cari, godermi tutte le cose che non ho potuto e iniziare una nuova tappa" che potrebbe vederlo nei panni di direttore sportivo.
Quello che è certo è che se fosse per lui rimarrebbe vicino a quel Barça per il quale prova "un legame molto profondo" fin da bambino. Da quando ha firmato con 8 anni. Ecco perché considera che il club sia la sua seconda casa e i membri che ne fanno parte, la sua seconda famiglia.
Prima di appendere definitivamente le scarpette al chiodo, però, Bojan vorrebbe giocare un'ultima partita con la maglia blaugrana. Richiesta accolta dalla società catalana che ha già fatto sapere che l'amichevole in questione si disputerà nel prossimo mese di giugno, durante la pausa per le nazionali.