OPINIONE: le critiche (eccessive) a Donnarumma non devono servire a coprire le vere magagne azzurre

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OPINIONE: le critiche (eccessive) a Donnarumma non devono servire a coprire le vere magagne azzurre

L'esultanza di Bardhi
L'esultanza di BardhiAFP
La Nazionale ha manifestato problemi che vanno molto al di là della prestazione del portiere.

Premettendo che chi scrive preferirebbe far giocare titolare Vicario perché sembra più sereno e sta ben impressionando anche al Tottenham, le critiche a Donnarumma sulla punizione di Bardhi sono a mio parere eccessive quando non pretestuose. 

Il macedone ha infatti tirato una gran punizione, e il movimento degli uomini davanti alla porta ha influenzato la percezione della traiettoria della palla all’ex portiere del Milan

Il movimento degli uomini davanti alla porta sul tiro di Bardhi
Il movimento degli uomini davanti alla porta sul tiro di BardhiYouTube

Se Donnarumma ha una colpa, è forse quella di aver scelto un posizionamento sbagliato, ma questo si può dire soltanto col senno di poi. Il n.1 azzurro probabilmente ha deciso così perché aveva battezzato due soluzioni da parte del tiratore macedone: la prima è il cross in mezzo e la seconda è il tiro a giro sul primo palo, dove la distanza è minore e si può imprimere più forza alla palla. 

Motivi per cui non si è spostato troppo a sinistra nonostante avesse posizionato la barriera a destra: ha cercato di coprire comunque il primo palo e di tenere d’occhio gli attaccanti che sarebbero partiti per impattare di testa in caso di cross. Da quella posizione, vedendo in ritardo la palla per il movimento in area, a quel punto era quasi impossibile arrivarci. 

Il vero motivo delle critiche

La verità è che le critiche si sono accanite per due ragioni: la prima è che si sta parlando di Donnarumma, pertanto il gol decisivo preso è la classica goccia che fa traboccare il vaso, visto che il portiere azzurro è stato spesso protagonista di errori marchiani anche col Psg, guadagna molto ("Dollarumma") e ha lasciato il Milan e l'Italia per andare a guadagnare di più in Francia.  

La seconda è che a tirare quella punizione è stato un macedone semi-sconosciuto, se fosse stato un certo De Bruyne, perché quello è un tiro a la De Bruyne, forte, angolato e con la palla che si abbassa di colpo, nessuno avrebbe parlato di papera ma di gran punizione, con Donnarumma che "forse avrebbe potuto fare qualcosa di più".

La cosa veramente preoccupante: nessuno è esente da colpe

Luciano Spalletti
Luciano SpallettiAFP

Il problema più grave è però un altro: e cioè che le critiche a Donnarumma rischiano di coprire la preoccupante mancanza di gioco offensivo degli azzurri: questa Nazionale segna poco, pochissimo. Subito dopo il gol di Immobile si è praticamente smesso di giocare, ridando fiducia ai macedoni che hanno iniziato a premere per raggiungere il pareggio.

Certo, Spalletti non poteva fare miracoli in pochi giorni e infatti non ne ha fatti. Sarebbe ridicolo ora criticare il nuovo ct azzurro per il gioco mostrato dall’Italia, ma si può criticare per quello che è il suo ruolo al momento: quello del selezionatore. Discutibile ad esempio la scelta di non convocare Berardi neanche dopo l’infortunio di Politano, rispolverando Orsolini che non gioca in azzurro da tre anni

Si potrebbero poi allargare le critiche alla scelta di utilizzare Cristante in un ruolo non suo, quando hai già qualcuno che quella posizione la ricopre nella squadra di club, sebbene non in modo eccelso, visto che anche lui è una mezzala: cioè Locatelli. Si potrebbe parlare dei cambi effettuati, della scelta di non utilizzare il lanciatissimo (in azzurro e nel Genoa) Retegui, dell’incapacità di tenere alta la squadra dopo la rete dal vantaggio e di molto altro.

Un gol in più e avremmo parlato di altro

Spalletti però ha tutte le scusanti per lo scarso tempo a disposizione nonché gode di una fiducia illimitata dopo l'impresa che ha fatto col Napoli. Non scordiamoci comunque che allenare una squadra di club, avendo a disposizione ogni giorno gli uomini per inculcare loro le idee e galvanizzarli con discorsi ad hoc, è diverso dal fare il selezionatore di una Nazionale.

Il punto è che in questa squadra che si trova ora ad affrontare una partita decisiva per sperare ancora nella qualificazione, tutti devono dare di più. Con due gol di vantaggio la punizione di Bardhi sarebbe stata ininfluente. E questa Nazionale avrebbe dovuto avere almeno due gol di vantaggio contro una selezione che ne ha presi 7 (sette!) dall’Inghilterra. Inghilterra che ha poi pareggiato contro i nostri prossimi avversari, l’Ucraina.

Il calcio per fortuna non è matematica e le speranze di vittoria domani restano intatte. Vedremo se ben riposte.