Slovacchia-Romania
La tentazione del biscotto è grande. Quello E è il girone più equilibrato di tutto il torneo, ragion per cui qualsiasi passo falso sarebbe pagato con l'eliminazione.
Ed è per questa ragione che, sapendo che un punto sarebbe sinonimo per entrambe le nazionali di qualificazione agli ottavi, non è da escludere un patto di non belligeranza, a meno che l'obiettivo di Romania e Slovacchia diventi improvvisamente quello di mettere le mani sul primo posto del gruppo.
Insomma, Francesco Calzona è a un punto dal passaggio del turno. E la verità è che, dopo aver battuto il Belgio ed essersi portato in vantaggio contro l'Ucraina prima di essere ribaltato, un'eliminazione in questa fa sarebbe molto dura da digerire.
Ucraina-Belgio
Decisamente più aperta, invece, la sfida tra Ucraina e Belgio. E già, perché il pareggio servirebbe soltanto ai Diavoli rossi, mentre i ragazzi di Rebrov dovrebbero aspettare buone notizie da Francoforte (ossia non un pari).
Dopo il passo falso all'esordio contro la Croazia, Lukaku e compagni si sono rifatti contro la Romania. Cammino analogo per i gialloblu che, dopo la brutta sconfitta del debutto contro i romeni, sono risuciti a ribaltare la Slovacchia nel secondo incontro.
Il problema principale per l'Ucraina è che a rimandarla a casa potrebbe essere proprio il 3-0 rimediato contro la Romania. Differenza reti che, già in questo momento, a parità di punti con tutte le altre rivali, la condanna all'ultimo posto.
Repubblica Ceca-Turchia
Per la Turchia, un punto contro la Repubblica Ceca sarebbe sinonimo di secondo posto. E, considerato che il primato del Portogallo non può più essere messo in discussione, è lecito aspettarsi dalla squadra di Vincenzo Montella, un atteggiamento non troppo spregiudicato.
Questo non vuol dire che la Turchia penserà soltanto a difendersi, tuttavia ad avere sulle proprie spalle tutto il peso dell'incontro sono i cechi che hanno un solo risultato utile a propria disposizione.
Per conquistare un posto al sole agli ottavi, la Repubblica Ceca non ha scelta: vincere. Tutto il resto vorrebbe dire fare le valigie e salutare la Germania alla fine della prima fase.
Georgia-Portogallo
Kvaratskhelia cercasi. Dopo 180 minuti tutt'altro che brillanti, il fuoriclasse del Napoli è chiamato a battere un colpo nella terza e decisiva gara che la sua Georgia disputerà all'Europeo di Germania.
In caso contrario, difficilmente la nazionale di Willy Sagnol riuscirà a superare il Portogallo anche se a scendere in campo, considerato il primo posto assicurato, non saranno i titolari di Roberto Martínez.
E già, perché, proprio come ha fatto Luís De la Fuente contro l'Albania, presumibilmente, anche il commissario tecnico dei lusitani lascerà CR7 e compagni in panchina. Il problema della Georgia, però, è che il livello delle seconde linee portoghesi è proprio come quello delle spagnole: altissimo.