L'Europa League, l'ancora di salvezza di un José Mourinho più europeo che mai

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L'Europa League, l'ancora di salvezza di un José Mourinho più europeo che mai

L'Europa League, l'ancora di salvezza della Roma ma soprattutto di José Mourinho
L'Europa League, l'ancora di salvezza della Roma ma soprattutto di José MourinhoAFP
Il portoghese, che ha vinto cinque finali continentali, sta salvando la stagione grazie al quid in più che fornisce alla Roma in campo internazionale

Storta o morta, la Roma si sta giocando l'accesso alla finale di Europa League. E lo sta facendo nonostante una serie interminabile di infortuni che l'ha limitata dal punto di vista qualitativo nei momenti più importanti, come la semifinale di andata d'Europa League giocata, e vinta, contro il Bayer. Ciò nonostante, in questo momento la squadra giallorossa ha un piede nella finale di Budapest, un piede convinto dei propri mezzi. Il piede di Edoardo Bove, 20enne accorso in aiuto dei più grandi per necessità, e rivelatosi fondamentale con il suo acuto contro i tedeschi.

Ed è stato grazie alla sua giovanile irriverenza che la Roma è riuscita a vincere dopo quattro partite di campionato nelle quali ha collezionato appena due punti, rallentando notevolmente nel merito della corsa alla prossima Champions League. Una Champions League alla quale il club capitolino punterà proprio attraverso la porta aperta a Budapest dalla possibile vittoria dell'Europa League, un trofeo adesso molto più alla portata di prima. E lo è perché il giovane Bove, ennesimo prodotto di rilievo del settore giovanile romanista, ha premiato la coraggiosa scelta di José Mourinho. Una scelta non del tutto scontata, nonostante le tante assenze.

Benedetta Primavera

Edoardo Bove
Edoardo BoveAFP

Il gol del giovane Bove, che per il momento sposta la bilancia dell'eliminatoria a favore dei capitolini, è l'ennesima riprova che il settore giovanile della Roma dà sempre ottimi frutti. E anche che il tecnico portoghese, quando è messo alle strette, non esita a prendere giocatori dalla Primavera per sbatterli nella mischia. Come fece con Santon all'Inter, quando fiuta il talento di qualcuno non ne fa certo a meno. In questo Mou è un rischiatore di professione unico, un giocatore d'azzardo che quando viene messo con le spalle al muro si lancia all'attacco come può. 

Più abile nell'arte della difesa, anche ieri sera contro il suo allievo Xabi Alonso ha preferito aspettare e poi colpire in contropiede, come nell'occasione del gol. Un gol nel quale la freschezza di Bove ha avuto la meglio sull'esperienza dei rivali. Un gol cercato con veemenza e che simboleggia come la Primavera della Roma sia una fonte continua di talento e di giocatori pronti all'uso nella prima squadra. Un gol che in questo momento dà a Mourinho il premio di andarsi a giocare il ritorno in Germania con un piccolo vantaggio, che potrebbe rivelarsi enorme.

Aspettando Dybala

Senza una colonna come Chris Smalling, ma soprattutto senza Paulo Dybala, il generatore unico di gioco superiore del quale può servirsi, Mou sta utilizzando tutte le risorse disponibili per un fine di stagione nel quale in campionato sembra compromessa la corsa ai primi tre posti dietro il Napoli campione. Tuttavia, va ricordato che il suo status di allenatore navigato poggia le basi specialmente su quanto da lui fatto in Europa: 20 anni fa, infatti, iniziava la sua leggenda continentale conquistando l'allora Uefa con il Porto, per poi vincere la Champions l'anno dopo. Seppur sparagnino dal punto di vista del gioco, il lusitano dispone del quoziente intellettivo e del carattere giusto per poter trascinare i suoi all'atto ultimo dell'Europa League.

Aspettando Dybala, che verosimilmente sarà presente a Leverkusen, lo Special One vuole dimostrare di essere ancora tale. E per farlo non ha che un percorso, quello che porta a Budapest e che potrebbe poi sfociare nella prossima Champions League da campione. Un anno dopo la Conference. Un percorso pieno di ostacoli che, nonostante le tante ferite, Mou e la sua Roma potrebbero completare con l'onore delle armi. A conferma del suo status di motivatore d'eccellenza in campo internazionale.