Clamoroso in casa del Liverpool: l'Atalanta ha vinto ad Anfield con un perentorio e umiliante 0-3, mettendosi virtualmente in tasca la qualificazione in attesa del ritorno del Gewiss Stadium.
Il match
Ad Anfield si parte fortissimo, con l'Atalanta che dopo due minuti e quaranta secondi si divora una palla gol colossale con Mario Pasalic: il giocatore croato da due passi non trova la porta, merito di Caoimhin Kelleher che ci mette letteralmente la faccia e devia in corner.
La Dea è scesa in campo senza particolari timori reverenziali, ma quando il Liverpool attacca fa fatica a contenere i Reds: prima è Darwin Nunez a graziare Juan Musso, schierato al posto di Marco Carnesecchi, poi è Harvey Elliott a mettere i brividi ai tifosi lombardi ma il suo tiro a giro prende prima la traversa e poi il palo.
Ma la squadra di Gian Piero Gasperini non si scompone, tiene bene il campo e al 38esimo va in gol: Davide Zappacosta sull'out destro mette dentro per l'accorrente Gianluca Scamacca, che buca sotto il corpo Kelleher questa volta non perfetto.
Prima dell'intervallo, il portiere irlandese si riscatta ed evita lo 0-2 di Teun Koopmeiners, tenendo in gara i suoi.
Nella ripresa, anche grazie ai cambi, il Liverpool inizia sin da subito a tentare la via del pari, ma che dopo il colpo di testa di Virgil van Dijk, il sinistro del neo entrato Mohamed Salah e il secondo tentativo di Nunez non arriva.
Arriva invece lo 0-2, poco prima dell'ora di gioco: l'azione parte sempre dalla destra, e questa volta è Charles De Ketelaere a servire un liberissimo Scamacca che non può sbagliare.
Oltre a Salah, Jurgen Klopp getta nella mischia Dominik Szoboszlai, Andy Robertson, Luis Diaz e Diogo Jota.
Ed è proprio da un'azione orchestrata da tre dei cinque subentrati che Salah trova l'1-2 al 79esimo, ma l'egiziano è in offside.
Scamacca sfiora il clamoroso 0-3 di testa, e poco dopo da una sua palla rubata nasce lo 0-3, propiziato da Ederson e realizzato da Mario Pasalic da due passi.
L'Atalanta resiste anche agli ultimi disperati attacchi dei Reds e al triplice fischio di gode lo storico trionfo che vale un pezzo di qualificazione in semifinale, e di storia del calcio italiano in Europa.