Nel penultimo match della fase ai gironi, Benfica e Inter hanno pareggiato 3-3 dopo una gara dai due volti, molto spettacolare e incerta fino all'ultimo.
I milanesi si giocheranno il primo posto nell'ultimo match, contro la Real Sociedad.
La formazione
In vista della trasferta di Napoli Simone Inzaghi ne cambia otto rispetto alla gara contro Juventus: dal primo minuto Audero, Bisseck, Carlos Augusto, Asllani, Klaassen, Frattesi, Arnautovic e Sanchez.
Il match
Al suo debutto con la maglia nerazzurra, Audero tiene la porta inviolata per appena sei minuti e cioè fino al gol di Joao Mario, inizialmente annullato per offside di Casper Tengstedt.
Al minuto dodici il danese e il portoghese sono protagonisti del raddoppio dei lusitani, su cui è determinante un rimpallo ma soprattutto l'errore in uscita di Asllani.
Sul 2-0 i ritmi si abbassano notevolmente, ci provano Angel Di Maria da una parte e Arnautovic dall'altra.
Poco dopo la mezz'ora i portoghesi calano il tris, ancora con Joao Mario e ancora con lo zampino di Tengstedt e dell'immobile difesa nerazzurra.
L'Inter dà segnali di ripresa nella ripresa, trovando su corner il gol della bandiera: spizzata di Bisseck e tap-in di Marko Arnautovic al minuto 8. Per l'austriaco è la prima rete in questa stagione.
Il gol dà morale ai ragazzi di Inzaghi che cinque minuti dopo trovano il 3-2 con Davide Frattesi, che colpisce bene al volo su assist di Francesco Acerbi. Primo gol in Champions League nella carriera di Frattesi.
A metà ripresa entrano Cuadrado, Barella e Thuram e il francese si procura subito un penalty per un pestone di Otamendi: dal dischetto si presenza Alexis Sanchez che spiazza Trubin e realizza il 3-3 al minuto 72.
L'Inter prova addirittura a vincerla inserendo pure Lautaro Martinez nel finale, ma è Audero a salvare il risultato su una botta dalla distanza di Di Maria.
Portoghesi in dieci nei minuti finali dopo il rosso sventolato ad Antonio Silva per un fallaccio su Barella, ravvisato dal VAR.
Nel recupero, la traversa di Barella impedisce all'Inter una rimonta che all'intervallo sembrava impossibile.