Champions League, la scommessa di Inzaghi su Dzeko, un usato sicuro nelle notti europee

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Champions League, la scommessa di Inzaghi su Dzeko, un usato sicuro nelle notti europee

Dzeko prende il posto di Lukaku a Salerno
Dzeko prende il posto di Lukaku a SalernoAFP
Dopo l'ennesima prestazione negativa di Lukaku, il tecnico dell'Inter sceglie Dzeko per la trasferta di Lisbona

Nelle notti d'Europa contro le bande più virtuose, a volte è meglio affidarsi a chi di serate nel genere ne ha passate eccome. E ne è uscito anche indenne, per non dire glorioso. La scelta di Simone Inzaghi di affrontare la trasferta del Da Luz, casa del Benfica, con Edin Dzeko al posto di Romelu Lukaku è figlia senza dubbio della maggiore esperienza del bosniaco nel palcoscenico della Champions League. Arrivato l'estate del 2021 per sostituire proprio il bisonte belga, il balcanico è oggi la prima scelta nel ruolo di terminale offensivo, nonostante lo stesso Lukaku sia tornato in nerazzurro. 

In punta all'attacco il tecnico dell'Inter sa di dover contare con un valore sicuro, ossia su un calciatore che non si lasci intaccare il morale da una situazione ambientale poco favorevole. E in questo aspetto, ossia dal punto di vista dell'indole, Dzeko offre molte più garanzie di Lukaku, dall'animo nettamente più umorale per una questione culturale. Un bosniaco cresciuto in un ambiente ostile contro un belga di origini congolese venuto fuori dalla povertà ma comunque fiorito in un ambiente multiculturale. Ma l'aspetto psicologico non è l'unica variante presa in considerazione da un Inzaghi che sa che stasera a Lisbona si gioca una buona parte delle possibilità di venire, eventualmente, confermato l'anno prossimo ad Appiano Gentile.

Notti di fuoco

Quando si parla di Champions League, il balcanico offre maggiori garanzie: nelle 22 partite disputate in questa competizione ha infatti segnato 28 reti, otto delle quali decisive per vincere. Tra Wolfsburg, Manchester City, Roma e Inter, il numero 9 nerazzurro ha vissuto nottate importantissime, di quelle che forgiano l'animo del campione, tra tutte quelle della famosa rimonta della Roma sul Barcellona, quando segnò il gol dell'1-0 e si procurò il rigore del raddoppio. Il belga, che in 13 incontri ha segnato 17 volte, cinque delle quali risultando fondamentale per la vittoria, ma non ha mai davvero vissuto momenti di gloria assoluta con le maglie di Manchester United, Inter e Chelsea.

Dzeko, inoltre, fu un autentico trascinatore per la Roma in quella storica cavalcata nella stagione 2017-18, quando i giallorossi arrivarono quasi alla finale di Kiev, perdendo contro il Liverpool per appena un gol nella somma totale. In quell'occasione, lo slavo ben sette reti, cinque delle quali dagli ottavi alle semifinali.

Abilissimo nell'organizzare il gioco d'attacco da autentico raccordo, il bosniaco sopperisce alla mancanza di fisicità e di progressione con una tecnica sopraffina e un'abilità innata nel piazzarsi a centro area, dove proverà a far valere la sua esperienza stasera al Da Luz. Con Dumfries e Dimarco sulle fasce pronti a crossare per lui, e Lautaro incaricato di girargli attorno, può essere davvero lui il deux ex machina dei nerazzurri in una serata dalle grandi esigenze.