Bonucci: "Mi sento ancora vivo, l'assenza di Osimhen importante ma c'è Raspadori"

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Bonucci: "Mi sento ancora vivo, l'assenza di Osimhen importante ma c'è Raspadori"
Leonardo Bonucci
Leonardo BonucciAFP
Nel prepartita tra Napoli e Union Berlino l'ex capitano della Juventus ha fatto un lungo excursus sul suo recente passato

Non fa lo 0-0 a Leonardo Bonucci, nonostante sia un difensore. E nella conferenza stampa prima del match tra Napoli e Union è intervenuto per rispondere a tante domande, molte personali. Una delle più significative è senza dubbio quella relativa alla Juventus, dalla quale è andato via l'estate scorsa. "Negli ultimi due anni con la Juventus mi veniva detto che non potevo reggere certi ritmi, invece quando uno sta bene di testa ed è allenato nella maniera giusta, quando l'intensità è alta negli allenamenti, anche in partita succede di vivere 90' con una buona intensità. E mi sento ancora vivo", ha detto l'ex juventino.

Poi, Bonucci ha spiegato la sua assenza nel match d'andata: "Il mister ha ritenuto fosse idonea la formazione che ha schierato e io ho sempre rispettato tutte le scelte tecniche fatte nei miei confronti, ho cercato di dare aiuto dalla panchina e fare ciò che ho sempre fatto, anche quando ho vestito le altre maglie: essere da supporto e da esempio".

Sulla partita

Prima della grande sfida di domani al Maradona, il difensore romano ha detto la sua sugli attaccanti azzurri che dovrà affrontare. anche se ci sarà un grande assente: "L'assenza di Osimhen sicuramente è uno svantaggio per il Napoli, perché è uno degli attaccanti più forti della Champions League e difendere contro un giocatore così è davvero difficile per 95'". 

Bonucci, tuttavia, non si fida, ricordando che ci sono altri giocatori importanti: "C'è Raspadori, che per me è un fratello dopo l'Europeo, ha il futuro davanti a sé, si è sbloccato e non si ferma più. C'è Simeone che quando è in campo tira fuori la sua garra e bisogna fare attenzione. E poi ci sono gli attaccanti esterni che nell'uno contro uno sono fortissimi. Noi dovremo lavorare di squadra contro di loro".

Poi, per chiudere una nota di coloro su coloro che verranno a sostenerlo a Napoli: "Vengono due amici, perché la mia famiglia per arrivare qui i bimbi avrebbero dovuto perdere due giorni di scuola e in questo momento non è la soluzione migliore, perché comunque avrei potuto. Ci sarà la pausa della Nazionale e se non sarò convocato in Nazionale li vedrò la prossima settimana. Sono venuti spesso a trovarmi a Berlino, famiglia e amici. Io ora sono concentrato sulla partita, meno distrazioni ci sono meglio è".