Un Napoli a luci e ombre trova tre punti a Braga grazie a un autogol

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Un Napoli a luci e ombre trova tre punti a Braga grazie a un autogol

Un Napoli umorale trova tre punti a Braga grazie a un mostruoso Di Lorenzo e a un autogol
Un Napoli umorale trova tre punti a Braga grazie a un mostruoso Di Lorenzo e a un autogolAFP
La prestazione del capitano azzurro è da incorniciare, ma i partenopei tornano dal Portogallo con la vittoria grazie a uno svarione degli avversari

Irrequieto. Umorale. Intermittente. Il Napoli di oggi vive nella modalità classica di Victor Osimhen, centravanti bizzoso e altrettanto sfrecciante, che però anche oggi ha proposto un mix di tanta intraprendenza e scarsa concretezza. Per lui un palo e una traversa in un primo tempo nel quale la maggior qualità degli azzurri si era fatta sentire ma è stata resa poi effettiva solo da un acuto del capitano, quel Giovanni Di Lorenzo che sembra essere l'unico giocatore che non ha risentito del cambio in panchina da Lueciano Spalletti a Rudi Garcia.

La vittoria finale degli azzurri in casa del Braga arrivava con un po' di fortuna, ossia sotto forma di un autogol di Niakate, il quale infilava il suo portiere nel tentativo di impedire un cross destinato proprio al capitano azzurro. Un autogol che faceva però il paio con i tre legni colpiti dal Napoli all'inizio del primo tempo. Una sorta di credito riscosso da parte di Garcia, il quale però non può esultare troppo per quanto riguarda la tenuta di gioco.

Primo tempo

La maggior abilità tecnica degli azzurri si è fatta sentire durante i primi 45 minuti, quando i padroni di casa hanno messo l'entusiasmo e gli ospiti la voglia di fare gioco e segnare. Prima di colpire un palo di testa, Osimhen aveva fallito un incredibile uno contro uno con il portiere avversario in seguito a un passaggio sballato da parte di Fonte. Dopo il palo colpito di testa dal nigeriano, provocato anche dall'ottimo intervento del portiere avversario Matheus, arrivava un altro legno colpito da Di Lorenzo, sempre di testa. Tutto in venti secondi nei quali l'impotenza sotto porta sembrava frustrare eccessivamente il Napoli, il quale poi vedeva nuovamente l'attaccante africano rimbalzato dal montante principale, che ribatteva una sua conclusione dritto per dritto, sulla quale stavolta il portiere brasiliano sembrava non poter fare nulla.

Poi, prima dell'intervallo, un cross di Kvaratskhelia permetteva a Osimhen di inserirsi di testa, e da li scaturiva un assist, forse anche involontario, per il solito Di Lorenzo, che oltre a essere terzino destro è anche ala e mezzala. Il pallone, controllato alla meglio, veniva colpito di contro balzo con il piede meno abile, quel sinistro che creava una traiettoria imprendibile, il cui percorso sbatteva sotto la traversa (ancora una volta) per finire poi al di là della linea. Era il colpo forte dei campioni d'Italia a fine primo tempo.

Giovanni Di Lorenzo
Giovanni Di LorenzoAFP

Secondo tempo

La ripresa vedeva i portoghesi provare a riprendersi puntando su maggiore dinamismo e su un pressing continuo, riuscendo persino a togliere il pallone ai partenopei, più intenti a gestire per poi accelerare in contropiede che a mantenere il dominio di sfera e pallino del gioco. Cosciente dell'arrembaggio degli avversari, Garcia provava a dare più velocità e freschezza cambiando le ali, inserendo Elmas e Raspadori per Kvaratskhelia e Politano, due che comunque fino a quando sono usciti di hanno provato, ma che non garantivano più la chiusura nella corsa all'indietro.

A metà del secondo tempo veniva sprecata un'occasionissima da Zielisnki, imbeccato dall'onnipresente Di Lorenzo. Mancava, insomma, il colpo del definitivo K.O. per poter mettere in ghiaccio la partita. Il classico colpo che invece dava vita ai padroni di casa, che a sette minuti dalla fine trovavano il gol del pari con un colpo di testa di Bruma, servito perfettamente da Pizzi ma lasciato troppo solo in piena area. Era il colpo che ristabiliva l'equilibrio ai punti, ma che non scoraggiava il Napoli. Ed era sempre il capitano Di Lorenzo a generare, seppur in modo indiretto, il gol del nuovo vantaggio, in quanto destinatario del crosso dalla sinistra di Zielinski. Un cross forte e teso che il difensore avversario spingeva goffamente nella sua porta all'88esimo minuto. 

La reazione del Braga, però, era di quelle orgogliose, con il baricentro sempre alto e il dinamismo a mille. Ricardo Horta sfiorava il pareggio al 90esimo su azione di calcio d'angolo. Poi, un arrembaggio sterile dei padroni di casa, che sbattevano contro il muro azzurro. È una vittoria che non toglie i dubbi sulla gestione di Garcia, ma che rappresenta comunque qualcosa di importante per il Napoli, che adesso domina il girone con il Real Madrid.

Le statistiche del match
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