Chiamateli i gemelli del canestro. Oppure i  grandi eroi di una serata storica per Sacramento. De'Aaron Fox e Malik Monk si sono messi in società per dare ai Kings la loro prima vittoria ai playoff dopo ben 17 anni. Il tutto contro una squadra solida ed esperta come i Warriors, guidata dal solito Stephen Curry, uno che quando si inizia a fare sul serio difficilmente viene prevaricato.

È stato grazie a loro due, infatti, se i Kings sono riusciti a imporsi nel primo scontro con Golden State: se Fox ha chiuso con 38 punti Monk ne ha realizzati 32, riuscendo a non sbagliare neanche un tiro libero su 14. Quest'ultimo, inoltre, ha messo a segno ben 13 punti nel quarto quarto, mentre Fox ne ha messi a referto 15. I due, insomma, si sono adoperati per realizzare 28 dei 35 punti di Sacramento nel momento decisivo. Qualcosa di fondamentale per portare i Kings alla vittoria.

A nulla sono serviti i 30 punti di Curry, che ha collezionato anche sei rimbalzi. Per l'eccelso tiratore di Akron una serata amara nella quale ha constatato che a livello di squadra Golden State ancora deve effettuare vari miglioramenti. Il 126-123 finale indica inoltre un importante equilibrio durato tutto l'incontro.

Nell'altro scontro della notte i Knicks si impongono sul parquet dei Cavaliers, facendo registrare così la prima e unica vittoria fuori casa fino a questo momento. La squadra di New York è stata quasi sempre al comando, scongiurando la rimonta dei padroni di casa nel finale. Il risultato di 97-101 premia così l'ottima prestazione individuale della guardia Jalen Brunson, autore di 27 punti, mentre è enorme la frustrazione del sempre positivo Donovan Mitchell, capace di segnare 38 punti e collezionare cinque rimbalzi.