Sebbene sia passato molto tempo, la giustizia sembra iniziare a muovere qualcosa. Il caso che vede Nasser Al-Khelaifi come protagonista di un increscioso episodio di sequestro e tortura. Il presidente del Paris Saint Germain, noto in passato per alcuni episodi di prepotenza, su tutti uno al Santiago Bernabeu dopo una cocente eliminazione in Champions League, è adesso al centro di un'inchiesta apertasi per volere dell'avvocato franco-algerino Tayeb Benabderrahmane. Quest'ultimo, che aveva già denunciato in passato di essere stato sequestrato e torturato per essere in possesso di documenti compromettenti sull'assegnazione dei Mondiali 2022 al Qatar, ha visto oggi la magistratura prendere in mano il caso.
Da quanto riporta l'Équipe, infatti, sarebbero già stati nominati tre giudici istruttori per andare in fondo alla questione. Nella giornata di oggi è arrivata anche la dichiarazione ad AFP dei giornalisti di Benabderrahmane, i quali hanno espresso la loro felicità per l'inizio della procedura giudiziaria: "Siamo molto contenti che il vero fascicolo di questa storia sia finalmente indagato dalla giustizia francese". L'accusa, va ricordato, riguarda il sequestro avvenuto tre anni fa in Qatar. Un sequestro durato sei mesi, accompagnato da torture e seguito da un periodo di arresti domiciliari, conclusosi poi dopo aver firmato un accordo nel quale il legale prometteva di non diffondere alcun tipo di documento 'sensibile'.