I record di Mbappé e Haaland, i due cannibali ossessionati dalla Champions League

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I record di Mbappé e Haaland, i due cannibali ossessionati dalla Champions League
L'inchino di Mbappé
L'inchino di MbappéAFP
A 24 e 22 anni, il francese e il norvegese confermano di giorno in giorno la loro propensione a scrivere la storia a suon di gol. I limiti, per loro, sembrano non esistere. Ma per entrambi l'obiettivo vero è trionfare in Europa

Si è avvicinato al limite tracciato da Edinson Cavani come suo solito: di corsa. Kylian Mbappé, che a 24 anni vanta già una medaglia d'oro e d'argento ai Mondiali, non solo è tornato prima da un infortunio che avrebbe dovuto tenerlo a riposo almeno fino a una settimana fa, ma si è tolto anche lo sfizio di raggiungere i 200 gol con la casacca del Paris Saint Germain in un trepidante Classique francese.

In casa degli storici rivali del Marsiglia, il classe 1998 ha lanciato scintille di classe, tecnica ed efficacia. Il tutto a cento all'ora, come piace a lui. Perché lui nella vita ha sempre corso, e poco male se deve controllare un pallone mentre è intento ad andare oltre i limiti. Imbeccato da un Lionel Messi con il quale la connessione è piena, il capocannoniere degli ultimi Mondiali ha aperto e chiuso il match del Velodrome: un destro piazzato nell'angolo e un sinistro al volo sempre nel pertugio più stretto della porta hanno sublimato la sua rincorsa al record di reti del club parigino.

200 gol in 246 partite. Di questi 175 su azione, 20 su calcio di rigore e appena cinque su sviluppi da calci piazzati. Una media realizzativa di 0.81 con il Psg, la squadra che gli ha regalato la luna per farlo restare e che adesso dovrà per forza trovare un modo per allontanare le possibili sirene che verranno da fuori. Con un contratto fino al 2025, l'enfant terrible d'oltralpe sa di avere in mano il suo destino. L'ambizione di conoscere altre realtà potrebbe scontrarsi con il suo status di Re Sole di parigina cultura. Uno status che sembra egli possa avere solo nel Psg, se parliamo di club.

Uno status del quale però si potrà fregiare del tutto solo se riuscirà a conquistare la Champions. E in tale ottica, sarà necessaria una rimonta contro il Bayern Monaco il prossimo 8 marzo. Una rimonta per la quale a Parigi chiudono gli occhi affidandosi principalmente a lui, che si è dimostrato più decisivo dei suoi illustri colleghi Neymar e Messi. 

Haaland risponde a tono

Nel presente e nel futuro, però, c'è un altro ragazzotto che in quanto a gol non scherza. Anzi, sembra proiettato a fare ancora meglio di Mbappé, il quale ha due anni in più ma anche una forma di intendere il calcio totalmente diversa. Il ragazzotto in questione è Erling Haaland, nato anch'egli sotto una stella luccicante e capace di irradiare luce propria come nessun altro negli ultimi 16 metri. 

Meno talentuoso del francese con il pallone tra i piedi, e sicuramente meno scattante, il terminale offensivo che tutti vorrebbero nella propria squadra è però un autentico cyborg del gol. Sembra quasi programmato per andare a rete, tanto che i suoi due errori di seguito nel pareggio per 1-1 del suo Manchester City in casa del Nottingham Forest hanno fatto terribilmente notizia.

Erling Haaland
Erling HaalandAFP

Il norvegese, tuttavia, non è solito alternare più di due prestazioni scadenti in pochi giorni. E dopo aver fatto scena muta a Lipsia in Champions è tornato a bucare la rete avversaria nella vittoria dei Citizens in casa del Bournemouth, siglando anch'egli un record particolare, ossia quello di 33 reti in 33 partite, che lo rendono il giocatore con più centri in una sola stagione con la maglia celeste. 

Sebbene fosse arrivato prima della doppia firma di Mbappé a Marsiglia, l'ultimo scatto di Haaland, attuale leader della scarpa d'oro con 27 gol, è un segnale importante della sua voglia di creare un nuovo paradigma nel calcio moderno. Già da tempo sfidante di Mbappé in quanto a goleador, Haaland aspetta anch'egli la rivincita della Champions, una competizione che nessuno dei due ha vinto. Il Santo Graal che, a meno di clamorosa appartenenza allo stesso club, i due si contenderanno sempre.