Andrej Martin, che nel 2020 ha raggiunto il massimo piazzamento (93 esimo) in carriera nella classifica ATP, è risultato positivo a un agente anabolizzante al Bratislava Open dello scorso giugno.

La sua squalifica, però, è stata ridotta a 14 mesi, rispetto al periodo stabilito di quattro anni, perché il tennista slovacco è riuscito a dimostrare a un tribunale indipendente che l'infrazione non era intenzionale.

"Il giocatore ha affermato di aver partecipato a un torneo di floorball... e che la presenza della sostanza è stata causata dall'aver bevuto per errore dalla borraccia di un compagno di squadra, identica alla sua", ha dichiarato l'ITIA (International Tennis Integrity Agency) in un comunicato.

"Il compagno di squadra di Martin ha ammesso di aver aggiunto gocce di ostarina alla sua borraccia. Il Tribunale Indipendente ha ritenuto plausibile la dichiarazione di Martin".