Coco Gauff guarda avanti. E lo fa dopo aver vinto gli US Open nel settembre dello scorso anno, un trionfo che le ha tolto un peso dalle spalle. Il tutto prima di iniziare la sua stagione 2024 all'Auckland Classic, dove da lunedì è campionessa in carica. "Mi sentivo come se avessi un orologio e dovessi vincere da adolescente", ha detto la nordamericana, che compirà 20 anni a marzo.
"Proprio per come ho iniziato, con Wimbledon e tutto il resto, sentivo di doverlo fare. Non con le aspettative della mia squadra, ma con quelle dei tifosi e delle persone che guardano la partita", ha detto ai giornalisti ad Auckland.
Campionessa adolescente
Gauff ha debuttato a 15 anni a Wimbledon nel 2019 ed è stata definita una futura campionessa del Grande Slam dopo aver raggiunto il quarto turno. Quattro anni dopo, ha rimontato un set di svantaggio a New York per battere Aryna Sabalenka 2-6, 6-3, 6-2 e diventare la prima campionessa statunitense adolescente del torneo dopo Serena Williams nel 1999.
"La sensazione che ho provato sul match point è stata un punto culminante e voglio continuare a sentirla", ha detto la nordamericana.
Con un primo Slam all'attivo, la Gauff ha detto che vivrà una sensazione diversa agli Australian Open che inizieranno il 14 gennaio, che altrimenti avrebbero rappresentato l'ultima occasione per realizzare il suo sogno di adolescente. "Mi metterò sempre sotto pressione. Voglio impegnarmi di più e non voglio vincere solo una volta", ha detto Gauff.
La 19enne ha detto che la sua annata 2023 ha lasciato ricordi importanti nella sua mente tanto in occasione della scioccante sconfitta al primo turno contro Sofia Kenin a Wimbledon quanto dal suo successo agli US Open. "Dopo Wimbledon, ho raggiunto il punto più basso della mia carriera perdendo quella partita", ha detto la tennista di Atlanta, che ha poi concluso: "Ho imparato da quella sconfitta e penso che a volte sia necessario avere delle battute d'arresto per andare avanti".
La Gauff affronterà la connazionale Claire Liu nel suo match d'esordio ad Auckland martedì.