OPINIONE - Juventus, un passo indietro in Superlega per cancellare ogni traccia di Agnelli

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OPINIONE - Juventus, un passo indietro in Superlega per cancellare ogni traccia di Agnelli
Andrea Agnelli
Andrea AgnelliAFP
La decisione della società bianconera di abbandonare la nave non cancella il progetto di Florentino Pérez - che, prima o poi, verrà riproposto sotto mentite spoglie - ma cancella ogni traccia dell'ingombrante presenza di Andrea Agnelli all'interno di un club che sta provando, disperatamente, a guardare avanti.

Rompere con il passato. Se possibile distruggerlo, cencellarlo. Non c'è spazio per la Vecchia Signora nella nuova Juventus. Almeno non ce ne sarà fino a quando la Uefa non avrà chiuso il fascicolo aperto lo scorso mese di dicembre e in virtù del quale potrebbe estromettere il club bianconero dalle competizioni europee.

Per un anno. Forse due. Magari tre. E la verità è che la Juve, questa Juve, no se lo può permettere. Non ha la forza né economica, né morale per riuscirci.

Aleksander Ceferin
Aleksander CeferinAFP

Ed è per questa ragione che, dopo essere riusciti a ridurre da 10 a 15 i punti di penalizzazione per le plusvalenze e essere stati in grado di strappare un patteggiamento sulla manova stipendi, i nuovi dirigenti bianconeri hanno pensato bene di chiudere il cerchio facendo pace con la Uefa.

A Torino negano minacce che, invece, a Madrid sono sicuri che la Juventus ha ricevuto dal massimo organismo del calcio continentale. Come spesso accade, la verità sta in mezzo e chi sta cercando di riportare a galla la società torinese ha capito che, in questo momento, la Superlega avrebbe potuto affondarla. Definitivamente.

Un progetto nato male

Anche perché il progetto di Florentino Pérez è nato male e, nonostante i ripetuti tentativi di togliergli di dosso quell'antipatico alone di "torneo per ricchi che non tiene conto del merito", il presidente del Real Madrid non è risucito a migliorarne l'immagine.

Impossibile farlo, del resto, considerato che al suo fianco aveva due club pieni di guai economici e casi giudiziari e che in uno di questi, l'affaire Negreira, la Casa blanca si è addirittura costituita parte civile contro il Barcellona.

Il presidente della Liga, Javier Tebas se la gode: "L'ultimo a uscire chiuda la porta e spenga luce". E assieme a lui, in silenzio, Aleksander Ceferin. Questo non vuol dire, però, che il calcio europeo non debba essere riformato e che non sia necessario ascoltare le ragioni di tutti: dal calcio di provincia ai club più ricchi che - per fortuna o purtroppo - rappresentano un grande, grandissimo numero di tifosi.

La decisione della Juventus di abbandonare la nave non cancella la Superlega - che, prima o poi, verrà riproposta sotto mentite spoglie - ma cancella ogni traccia dell'ingombrante presenza di Andrea Agnelli all'interno di un club che sta provando, disperatamente, a guardare avanti.