L'amarissimo record di Ibrahimovic tristemente oscurato dalla mediocrità del Milan

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L'amarissimo record di Ibrahimovic tristemente oscurato dalla mediocrità del Milan
Zlatan Ibrahimovic
Zlatan IbrahimovicAFP
Il gol a 41 anni, che rende lo svedese il giocatore più anziano di sempre ad andare in rete in Serie A, assume un valore aneddotico dopo la sconfitta dei rossoneri a Udine

Zlatan Ibrahimovic non è certo uno che si fa abbattere facilmente. Eppure, ieri notte a Udine, ha avuto un momento di defaillance. Un momento nel quale si è quasi chinato a terra dopo aver sbagliato il calcio di rigore che avrebbe potuto portare il Milan sull'1-1 in casa dell'Udinese. In quegli istanti, eterni, lo svedese aveva compreso di aver sciupato un'opportunità unica, salvo poi venire invitato dal destino a redimersi in seguito alla ripetizione della pena massima richiesta dall'arbitro Daniele Doveri. Era la chiamata della storia, che Ibra stavolta non prendeva alla leggera, sparando in porta un razzo dritto per dritto sul quale stavolta il prode Marco Silvestri, che prima era volato a togliere dalla porta il suo primo tentativo, non poteva proprio niente.

Il gol del pari, solo momentaneo, certificava a modo suo il ritorno da titolare dopo 419 giorni, una Quaresima infinita per chi si ritiene una divinità del pallone ma che è altresì costretto ad affrontare i problemi del passare inesorabile del tempo. Mai davvero arreso alla possibilità di dover in qualche modo guardare in faccia la realtà di un possibile ritiro, l'anno scorso Zlatan fu fondamentale per la vittoria dello Scudetto numero 19 del Milan. Il suo ruolo da leader dello spogliatoio fu centrale, così come le sue apparizioni in campo.

Dopo un'operazione al ginocchio che lo ha tenuto lontano dal campo lo svedese è tornato per aiutare il Milan a risalire la china in campionato e dire la sua anche in Champions League. Ma non solo. Perché alla fine resta un personaggio egocentrico e narcisista, e la gloria personale lo motiva come nessun'altra emozione. Il secondo tentativo dal dischetto, nel quale ha sfoderato tutta la sua ira, ha supposto per lui un record significativo, ossia quello di calciatore più anziano di sempre ad andare a rete in Serie A. Una marca tracciata sorpassando proprio un ex rossonero, quell'Alessandro Costacurta con il quale si è scontrato in campo quando ancora vestiva le maglie di Juventus e Inter.

Il tanto agognato record, tuttavia, è giunto in una serata da dimenticare per i rossoneri, la cui mediocrità ha fagocitato tutto e tutti. Impossibile salvare neanche Zlatan dopo il crollo della Dacia Arena, dove si è certificata l'intermittenza di un Milan che davvero non riesce ad andare oltre i propri limiti e nel quale neanche il ritorno di due elementi solidi e ispiratori come lo stesso Ibra e Mike Maignan sembra aver sortito effetto. Lo svedese e il francese sembrano predicare nel deserto, almeno per ora, e chissà che magari la sosta per le nazionali, durante la quale entrambi lasceranno Milanello, non possa essere positiva.