"Un giocatore unico". L'ultimo a dirlo è stato Janne Andersson, ma sono in molti a pensarlo. Difficile, infatti, definire meglio un calciatore come Zlatan Ibrahimovic che a 41 anni suonati è stato di nuovo convocato in nazionale.
Già nei giorni scorsi, il commissario tecnico svedese aveva fatto capire che avrebbe inserito il nome di Ibra, autore di 62 reti con la Svezia (record), tra i convocati in vista degli impegni della propria squadra contro il Belgio e l'Azerbaigian, validi nelle qualificazioni a Euro '24: "Anche se non può giocare titolare, potrebbe dare molto in termini di personalità e di leadership".
E così, è stato. Un anno dopo l'ultima volta e nonostante i ripetuti infortuni che lo hanno tormentato da allora, il fenomeno svedese tornerà in nazionale: "Siamo stati sempre in contatto anche durante il suo infortunio. Ora sta bene e può dare il proprio contributo in campo. Anche a livello di personalità ed esperienza aggiunge molto alla squadra. In questo senso è un giocatore unico", ha assicurato il suo ct.