Europeo Leggeri: Chiancone conserva il titolo, Marsili dà spettacolo ma abbandona

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Europeo Leggeri: Chiancone conserva il titolo, Marsili dà spettacolo ma abbandona
Emiliano Marsili
Emiliano Marsili Profimedia
Luca Chiancone conserva il titolo italiano dei pesi medi battendo ai punti lo sfidante Yassin Hermi. Marsili, invece, è stato costretto ad abbandonare all'inizio del nono round per un infortunio alla spalla destra.

Un match intenso, durissimo, caratterizzato da continui ribaltamenti, ma alla fine Luca Chiancone conserva il titolo italiano dei pesi medi battendo ai punti lo sfidante Yassin Hermi.

Il pugile triestino finisce col ginocchio a terra due volte alla prima e alla quinta ripresa, per due sinistri al mento d'incontro, subisce due conteggi ma si riprende senza conseguenze. Hermi, al contrario, più volte viene chiuso all'angolo sembra prossimo al ko ma riesce a tenersi in piedi.

Ha il volto segnato dai frequenti e forti colpi ma non cede. Forse è più forte ma Chiancone è più preciso e più tecnico, e resiste meglio sulla distanza. Con un po' di mestiere in un caso di troppo, al sesto round, Hermi trattiene l'avversario e si becca una penalizzazione che gli mangia il vantaggio accumulato fino a quel momento.

Il primo incontro tra i due, il 26 luglio scorso a Ferrara era finito pari e il titolo era rimasto a Chiancone, alla sua prima difesa da quando lo aveva strappato a Giovanni Rossetti in aprile con un ko alla prima ripresa.

Chiancone per tutte e dieci le riprese avanza senza interruzione, trova un muro di jeb che lo stordisce e lo rallenta ma non arretra, anzi, continua ad andare avanti. E negli scambi ravvicinati ha sempre il pugno più pesante dello sfidante.

Infine, prima del verdetto, Chiancone piange davanti alla sua Trieste che ha tifato senza sosta, ma anche Hermi piange.

Marsili dà spettacolo ma poi si arrende

Emiliano Marsili non ce l'ha fatta a conquistare il titolo europeo dei pesi leggeri ma, a 47 anni, ha dimostrato di essere ancora l'eterno ragazzo del pugilato italiano.

Infatti sul ring della York Hall di Londra contro il gallese Gavin Gwynne, in passato campione britannico e del Commonwealth, ha disputato un match altamente spettacolare sfoggiando, contro un avversario14 anni più giovane e 15 centimetri più alto, un'invidiabile condizione fisica e un'impressionante mobilità di gambe, e dominando le prime due riprese.

Poi, però, è stato costretto ad abbandonare all'inizio del nono round per un infortunio alla spalla destra.

Per il pugile di Civitavecchia, che al momento dell'interruzione era in vantaggio sui cartellini di due giudici su tre (67-65, 65-67, 68-64), è stata la prima sconfitta da professionista dopo 42 vittorie e un pari.