ESCLUSIVA, l'aeroplanino Montella vola su Napoli-Roma: "È il mio derby del cuore"

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ESCLUSIVA, l'aeroplanino Montella vola su Napoli-Roma: "È il mio derby del cuore"
ESCLUSIVA, l'aeroplanino Montella vola su Napoli-Roma: "È il mio derby del cuore"
ESCLUSIVA, l'aeroplanino Montella vola su Napoli-Roma: "È il mio derby del cuore"Profimedia
L'attuale allenatore dell'Adana Demispor, formazione della massima serie turca, gioca in anticipo per Diretta.it l'atteso posticipo di domenica sera. Per l'ex tecnico e giocatore giallorosso, originario di Napoli, sarà una partita speciale. Cresciuto in provincia di Napoli, con il Napoli nel cuore, per 9 stagioni è stato uno dei più amati attaccanti della Roma. Amico e collega di Luciano Spalletti ha affrontato anche Josè Mourinho al quale fece uno storico "sgambetto" in Champions con il Siviglia: "Domenica mi auguro che non succeda nulla. È un peccato che le due tifoserie non siano gemellate come in passato. Per il Napoli non sarà una partita facile e sarà decisa da un episodio o dalla giocata del singolo giocatore”.

Tra passeggiate sul lago di Adana e lunghe sedute di allenamento, Vincenzo Montella (48) continua la sua avventura in Turchia. Nella città da due milioni di abitanti, “una via di mezzo tra Oriente e Occidente”, come la definisce l’ex attaccante della Nazionale, da quasi due anni sta provando trasformare, nel suo piccolo, il calcio turco.

Lo scorso anno, da neo promossa, la sua squadra ha sbalordito addetti ai lavori e tifosi, posizionandosi nella parte alta della classifica della Super Lig. Quest’anno l’ex aeroplanino non vuole smettere di stupire e spera di far decollare la sua squadra in zona Europa.

Vincenzo Montella
Vincenzo MontellaProfimedia

Fino alla settimana scorsa l’Adana Demispor era terza in classifica, ma il pareggio casalingo con il Giresunspor e le contemporanee vittorie delle inseguitrici (Basaksehir, Besiktas e Trabzonspor) l’hanno rilegata momentaneamente in sesta posizione.

Ma tutto è ancora possibile. Il terzo posto, l’ultimo utile per accedere alle competizioni europee, è distante solo tre punti. Più complicata la lotta per il primato, faccenda che sembra ormai affare di Galatasaray e Fenerbahce, rispettivamente primo e secondo: “Queste due squadre - ammette Montella - hanno una rosa oggettivamente importante”.

Undici punti sono tanti quindi “è più ragionevole fare il proprio dovere fino alla fine ed essere competitivi. Loro sono più attrezzate di noi. L’anno scorso non hanno fatto benissimo e quest’anno hanno investito tanto. Il Galatasaray ha ingaggiato Icardi, Oliveira e Torreira. Seferovic in panchina. Anche il Fenerbahce ha giocatori di livello come Valencia, che ha fatto il Mondiale, e King, un grande attaccante, in attacco. Loro mirano ad altri obiettivi, anche se noi non ci accontentiamo. I nostri tifosi sono felici perché siamo competitivi e giochiamo bene, già dall’anno scorso”.

In un campionato equilibrato nella lotta alle posizioni europee, la squadra di Montella dovrà essere competitiva fino alla fine “La differenza la faranno i dettagli, noi abbiamo venduto il nostro giocatore migliore e non è facile” ammette l’ex attaccante, che da giocatore ha segnato una caterva di gol, molti da cineteca del calcio: gli scavetti con la maglia della Roma contro la Lazio e il Milan per ricordarne alcuni.

E proprio lui, una delle bandiere degli anni novanta e inizi duemila della formazione capitolina, domenica vivrà un derby personale, anche se da lontano. Napoli e Roma si affrontano nella prima giornata di ritorno in una sfida che prevede tanti spunti interessanti. Per Montella, nato a Castello di Cisterna, comune in provincia di Napoli, sarà un vero “derby del cuore”. Non solo per i suoi trascorsi giallorossi, ma anche per la passione sfrenata della figlia diventata - afferma Montella - “fortemente tifosa romanista": “Derby del cuore? Sicuramente si, a Napoli ci sono le mie origini, l’adolescenza a Napoli e la mia famiglia vive lì, e poi la Roma e Roma, la mia seconda casa”.

Montella lasciò Napoli da ragazzino, all’età di 12 anni, per raggiungere le giovanili dell’Empoli, squadra che successivamente lo avrebbe lanciato nel calcio professionistico. Ma quel legame con Napoli, e il Napoli, non si è mai interrotto “La squadra del Napoli rispecchia la città in tutte le sue sfaccettature quindi non puoi mai staccarti. Se ti stacchi dal Napoli ti stacchi da Napoli. Ad ogni modo non so se mi posso definire vero tifoso, sicuramente simpatizzo per gli azzurri e quando non sono coinvolto sono felice se il Napoli ha le sue soddisfazioni”. Una dichiarazione d’amore velata quella dell'attuale allenatore dell'Adana che, dopo gli scontri delle settimane scorse, ci tiene a lanciare un messaggio alle due tifoserie: “Mi auguro che non succeda nulla. È un peccato che le due tifoserie non siano gemellate come in passato. Spero davvero che sia una partita dove ci sia divertimento, che tutto vada per il meglio e che vinca il migliore”.

A guardare la classifica sembrerebbe favorito il Napoli, ma l’ex giocatore giallorosso, che non ha mai indossato la maglia della sua città, non dà tutto per scontato: “Non sarà una partita facile per il Napoli. Come spesso succede, credo che sarà decisa da un episodio o dalla giocata del singolo giocatore” Tra questi “on fire” ci sono indubbiamente i due attaccanti più rappresentativi di entrambe le squadre: “Osimehn è in un momento straordinario, così come Dybala. Tatticamente è difficile dire che partita sarà, sicuramente gli esterni del Napoli sono molto pericolosi”. La chiave potrebbe essere proprio in quel settore del campo: “La Roma dovrà provare a bloccare le avanzate esterne e la velocità del Napoli”, aggiunge Montella.

Josè Mourinho e Vincenzo Montella
Josè Mourinho e Vincenzo MontellaProfimedia

Napoli-Roma sarà anche la sfida tra Spalletti-Mourinho, due colleghi che Montella conosce molto bene. Con il primo ci ha giocato all’Empoli e successivamente è stato anche allenato sia all’Empoli che alla Roma. Con il secondo, invece, si è incrociato da avversario in alcune occasioni, anche positive per il tecnico campano. Come quando sulla panchina del Siviglia fu in grado di eliminare agli ottavi di Champions proprio il Manchester United dello “Special One”: "Mourinho - ricorda l'aeroplanino -, anche in quell’occasione, si è dimostrato un grande. A fine partita ha avuto la forza di venire a complimentarsi con noi negli spogliatoi.  Ha dimostrato la sua grandezza, oltre a essere abituato a vincere ci ha dimostrato che sa anche accettare la sconfitta”.

Il lavoro che sta svolgendo a Roma, secondo Montella, che conosce molto bene l'abiente romano e romanista, è d’alto livello. A Roma, infatti, un tecnico oltre a gestire il campo deve essere in grado di gestire gli umori della tifoseria. Una capacità che Mourinho ha dimostrato di avere anche nella Capitale: “Mourinho ha saputo impostare un gran lavoro il lavoro a Roma. Non era facile dimostrare la sua bravura. È riuscito a isolare la squadra e unire il pubblico, una caratteristica non comune”.

Luciano Spalletti e Vincenzo Montella
Luciano Spalletti e Vincenzo MontellaProfimedia

Da un allenatore vincente a un altro che spera di centrare il suo primo successo nazionale. Spalletti, secondo Montella, è attualmente uno dei migliori allenatori in circolazione in Europa: “L’ho detto a più riprese e adesso ne sono sempre più convinto. Mi auguro che dopo una carriera straordinaria possa vincere lo scudetto in Italia. Se lo meriterebbe”. Con il tecnico toscano “Vincenzino” ha da sempre un buon rapporto “non ci sentiamo con frequenza ma è capitato e capita che di vedersi” conclude il tecnico dell’Adana. “Sono venuti in Turchia per la tournée e ci siamo visti siamo stati insieme. Tra di noi c’è sempre affetto reciproco”.