Da Falcao e Platini a Totti e Del Piero, i grandi protagonisti della sfida tra Juve e Roma

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

Da Falcao e Platini a Totti e Del Piero, i grandi protagonisti della sfida tra Juve e Roma

Del Piero
Del PieroProfimedia
L'aura di superiorità esercitata oggi da Dybala e Di Maria è stata sostenuta negli ultimi quarant'anni da assoluti geni del calcio da ambo i lati.

Quando di parla di Roma contro Juventus, si parla ovviamente dei grandi campioni che hanno vestito queste due maglie. Se oggi Paulo Dybala e Angel Di Maria rappresentano i principali talenti, entrambi mancini, a disposizione di José Mourinho e Massimiliano Allegri, è vero che in passato sono stati altri i geni più in evidenza di questa grande sfida. Specialmente negli anni '80 e 2000, quando lo scontro tra capitolini e piemontesi culminava una rivalità culturale importante ma circoscritta nella lotta al titolo.

Falcao e Platini

Nella prima metà degli anni '80 Roma e Torino hanno avuto due sovrani: da un lato c'era Paulo Roberto Falcao, per tutti l'ottavo Re della capitale; dall'altro c'era Michel Platini, Le Roi. Un brasiliano e un francese capace di conquistare il calcio italiano, che aveva da poco riaperto le frontiere, con lampi di classe e genialità. Falcao, arrivato in giallorosso nel 1980 dall'Internacional de Porto Alegre, divenne subito il fulcro del gioco giallorosso, nonché il perno attorno al quale ruotava una squadra sontuosa allestita dallo storico presidente Dino Viola. Dalla visione di gioco impressionante e dal passo cadenzato, il brasiliano fu il faro che guidò la squadra giallorossa alla vittoria di due Coppe Italia e dello storico secondo Scudetto nella stagione 1982-83. Arrivato al posto di Zico, il preferito dai tifosi, Falcao entrò in poco tempo nel cuore dei supporter giallorossi.

Platini militò nella Juventus dal 1982 al 1987, periodo nel quale vinse due Scudetti, una Coppa della Coppe, una Supercoppa europea, una Coppa dei Campioni e una supercoppa internazionale. A livello individuale, il fantasista francese fu invece capocannoniere in due occasioni e alzò al cielo per tre volte di seguito, dal 1983 al 1985, il Pallone d'oro. La sua epoca in bianconero fu brillante, segnata da tantissimi gol e giocate sopraffine, da vero artista del pallone. Lento ma dotato di una tecnica squisita, il francese è stato per anni il giocatore più importante del campionato, fino all'arrivo di Diego Armando Maradona.

Platini
PlatiniProfimedia

Totti e Del Piero

La rivalità più grande, tuttavia, è stata quella più recente simboleggiata da Francesco Totti e Alessandro Del Piero. Due numeri 10 diversi ma con lo stesso peso specifico da sopportare dalla propria squadra, ossia quello di fantasista incaricato di catalizzare la luce dei riflettori in magie sul campo. Entrambi tifosi devoti della maglia che il loro immenso talento gli aveva permesso di difendere, hanno rappresentato da metà degli anni '90 alla fine degli anni 2000 l'archetipo del 10 italiano moderno. Più solido e goleador il romano, più mobile e sgusciante il bianconero, sono stati amici anche quando rivaleggiavano per il ruolo di seconda punta della nazionale.

Tanti sono stati gli scontri che li hanno visti sfidarsi, sempre con il massimo rispetto, così come importanti sono stati i momenti che li hanno visti protagonisti da numero 10 della rispettiva squadra, restando entrambi fedeli al loro amore. Totti, capitano dello storico Scudetto del 2001, rifiutò persino la corte del Real Madrid, mentre Del Piero digerì persino il freddo trattamento della società nei suoi confronti nella fase finale della sua carriera, senza dimenticare l'enorme attaccamento alla maglia accettando la retrocessione in Serie B dopo il terremoto di Calciopoli.

E saranno proprio il Pupone e Pinturicchio, i due grandi artisti più recenti a far sprigionare il proprio genio con Roma e Juventus, due tra gli spettatori più prestigiosi di uno scontro che anche oggi, nonostante la loro assenza, porterà con sé una carica enfatica notevole.