La sconfitta rimediata in casa dalla Lazio contro l'Az Alkmaar non riguarda solo la società biancoceleste, ma tutto il calcio italiano. Dopo l'en plein messo a segno tra i playoff di Europa e Conference League e i tre successi ottenuti da Napoli, Inter e Milan nelle gare d'andata degli ottavi di Champions, il 2-1 rifilato dagli olandesi alla squadra di Maurizio Sarri ha interrotto, infatti, la luna di miele delle italiane con le competizioni continentali.
E già, perché ci ricorda che le squadre della Serie A, per andare avanti in Europa, non possono permettersi di abbassare il ritmo e l'intensità. Quello che fa più male è la consapevolezza che la Lazio non abbia snobbato l'avversario o la competizione, come succedeva fino a qualche tempo, ma abbia proprio sbagliato partita.
E dire che il gol in apertura di Pedro aveva fato pensare a tutto un altro epilogo. Ed è proprio dalla rimonta dell'Az che dovrà ripartire il Milan e soprattutto Stefano Pioli in quello che sarà il messaggio con il quale il tecnico emiliano esorterà i propri ragazzi a scendere sul campo del Tottenham con lo spirito giusto per conquistare il pass ai quarti della massima competizione continentale.
Nella rimonta subita dalla Lazio c'è tutto quello che il Milan dovrà evitare: dalla poca cura dei dettagli alla lettura erronea dell'incontro. E già, perché i biancocelesti hanno avuto la pretesa di giocare tutta la partita con lo stesso copione, senza capire di non avere il livello necessario per imporre il proprio gioco agli avversari per 90 minuti. Ad ammetterlo, del resto, è stato lo stesso Sarri.
Ed è per questa ragione che, se è vero che dalle sconfitte si impara più che dalle vittorie, a dimostrarlo, prim'ancora della Lazio in campionato, dovranno essere i rossoneri che, a Londra, sono attesi da una sfida durissima contro un Tottenham che farà di tutto per assencondare le ambizioni di qualificazione dei propri tifosi. Ci sarà da soffrire, ma non potrebbe davvero essere altrimenti e di questo Leao e compagni dovranno necessariamente esserne consapevoli.