È sotto la torre Eiffel da ormai undici anni Marco Verratti. Mai passato per la Serie A, nonostante un ombelico mai del tutto staccato con l'Italia, il trottolino pescarese ha fatto di Parigi la sua seconda casa ed è a oggi il giocatore con più anni alle spalle al Paris Saint Germain. Una condizione che, nonostante tutto, non gli permette di godere di un'immunità assoluta.

Perché il centrocampista italiano ha vissuto quest'anno quella che forse è stata la peggior annata della sua carriera, coincidendo anche con i tanti problemi del club parigino. Vincitore, senza neanche manifestare un dominio netto, di un campionato mediocre rispetto alla forza che emana la sua rosa, il Psg ha toppato in coppa di Francia e soprattutto in Champions, continuando a vivere nella mediocrità.

Voglia di rivalsa

Dopo la sua prima presenza da capitano in azzurro nella nefasta sconfitta in casa contro l'Inghilterra lo scorso 23 marzo, Verratti cerca adesso con la maglia del suo paese un riscatto assoluto sotto forma di un titolo che, come ha detto Mancini "può arrivare in sole due partite". 

Con addosso meno responsabilità di quante ne ha avute da capitano, il metronomo del Paris Saint Germain è l'unico giocatore dal DNA simile a quello degli spagnoli per come interpreta il ruolo di mezzala creativa e capace di portare il pallone e di nasconderlo agli avversari. Il suo momento per rialzare la testa è arrivato, e quale migliore occasione di quella che lo vede contrapposto a dei giocatori abilissimi nel palleggio.

Estate incerta

La nazionale è l'unica certezza di un'estate che si annuncia tempestosa per Verratti, il quale per la prima volta in 11 anni sembra poter davvero avere la possibilità di lasciare il Camp des Loges per volere del club. Se, infatti, nel 2017 la corte di un Barcellona che cercava il sostituto di Xavi fu resa vana dalla dirigenza del club, adesso il Psg potrebbe essere seriamente intenzionato a lasciar partire l'italiano, il cui ingaggio di sei milioni netti può rappresentare un ostacolo per altre realtà, specialmente in Italia.

Capace di essere amato da tutti in uno spogliatoio pieno di ego nel quale è stato il collante per oltre un decennio, unendo tra l'altro la parte sudamericana con quella francese, Verratti ha pagato lo scotto di un anno triste al Psg. In questo momento, dunque, l'unica certezza del pescarese è la nazionale, con la quale punterà a superare l'ostacolo spagnolo - cosa peraltro già fatta all'Euro 2020 - per approdare alla finale di domenica contro la Croazia a Rotterdam.